Scheda informativa sullo psicologo ERIC KANDEL

Eric Richard Kandel è un neurologo, psichiatra e neuroscienziato austriaco naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 7 novembre 1929. È noto per i suoi contributi fondamentali nel campo delle neuroscienze, in particolare per la sua ricerca sui meccanismi biochimici della memoria. Kandel è professore di biofisica e biochimica presso la Columbia University dal 1974 e ha ricevuto il Premio Nobel per la Medicina nel 2000, condiviso con Arvid Carlsson e Paul Greengard, per i suoi studi sulle basi fisiologiche della memoria nei neuroni[1][2].

Formazione e Carriera

Kandel ha iniziato la sua formazione in medicina presso la New York University Medical School, dove si è laureato nel 1956. Dopo un periodo di internato al Montefiore Hospital, ha lavorato presso il National Institutes of Health (NIH), dove ha approfondito le sue conoscenze in neurofisiologia[1]. Negli anni ’60, Kandel ha condotto ricerche significative sulla memoria, dimostrando che essa esiste in due forme: a breve termine e a lungo termine. Ha identificato il ruolo del gene CREB nella sintesi di proteine che influenzano la plasticità sinaptica, essenziale per l’immagazzinamento delle informazioni[1][2].

Ricerche e Contributi

Le ricerche di Kandel si sono concentrate non solo sulla neurobiologia della memoria ma anche sul collegamento tra neuroscienze e arte. Ha esplorato come la percezione visiva e la memoria siano influenzate da fattori biologici e psicologici, cercando di stabilire un dialogo tra scienza e umanesimo. Kandel ha scritto diversi libri che trattano questi temi, come “L’età dell’inconscio” e “Psichiatria, psicoanalisi e nuova biologia della mente”, nei quali discute l’importanza della biologia nel comprendere i processi mentali[2][3][4].

Filosofia e Visione

Kandel sostiene che le neuroscienze possono rispondere a domande fondamentali sull’esistenza umana, come il funzionamento della memoria e la natura della coscienza. La sua visione integra discipline diverse, cercando di mostrare come le neuroscienze possano arricchire la comprensione dell’arte e dell’esperienza umana[2][3]. Crede che gli artisti possano trarre vantaggio dalle scoperte neuroscientifiche per migliorare il loro processo creativo, proprio come Leonardo da Vinci utilizzò la sua conoscenza dell’anatomia per perfezionare le sue opere[2][3].

In sintesi, Eric Kandel è una figura centrale nel panorama delle neuroscienze moderne, il cui lavoro continua a influenzare sia il campo scientifico che quello artistico.

Citations:
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Eric_Kandel
[2] https://www.lindiceonline.com/focus/scienze/eric-r-kandel-arte-neuroscienze/
[3] https://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/eric-r-kandel/leta-dellinconscio-9788860308405-2478.html
[4] https://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/eric-r-kandel/psichiatria-psicoanalisi-e-nuova-biologia-della-mente-9788860301055-452.html
[5] https://www.libreriacortinamilano.it/scheda-libro/eric-r-kandel/psichiatria-psicoanalisi-e-nuova-biologia-della-mente-9788860301055-17410.html
[6] https://www.stateofmind.it/bibliography/kandel-eric/
[7] https://www.amazon.it/Principi-neuroscienze-unico-Eric-Kandel/dp/8808184455
[8] https://www.libreriacortinamilano.it/scheda-libro/eric-r-kandel-john-d-koester-sarah-h-mack/principi-di-neuroscienze-9788808999825-359568.html

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