
Nascita e avvento del fascismo è un’opera di Angelo Tasca pubblicata nel 2021 da Neri Pozza, con una prefazione di Ignazio Silone. Questo libro analizza il periodo cruciale dell’Italia compreso tra l’armistizio della Prima Guerra Mondiale e la marcia su Roma, focalizzandosi sugli eventi dal 1918 al 1922, anni che segnarono profondamente la storia italiana e mondiale.
Contenuti e Tematiche
Struttura e Narrazione
Il testo si distingue per la sua narrazione serrata, che presenta una cronaca dettagliata degli eventi storici. Tasca, un ex militante socialista espulso dal Partito Comunista, si rifugiò a Parigi nel 1926. In questo contesto, utilizzò memorie personali e testimonianze di altri esuli antifascisti per comporre un’opera che è considerata tra le più avvincenti sul fascismo[2][4].
Eventi Chiave
Il libro esplora vari momenti salienti:
- Rivoluzione democratica del 1919: Un movimento sorto nel primo dopoguerra con rivendicazioni sociali.
- Biennio rosso: Periodo di occupazioni di fabbriche e di forte tensione sociale.
- Caporetto socialista: La sconfitta definitiva del movimento operaio, preludio all’ascesa del fascismo[2][3].
Riflessioni Sociali
Tasca offre una profonda analisi delle ragioni sociali dietro il declino del movimento operaio e l’emergere del fascismo, sottolineando come la mancanza di una rappresentanza politica adeguata abbia contribuito a questa sconfitta[2][4].
Importanza dell’Opera
L’opera non solo fornisce una cronaca storica ma invita anche a riflettere sulle dinamiche sociali e politiche attuali. La lucidità con cui Tasca affronta il tema è considerata una lezione imprescindibile per la difesa della democrazia[2][3].
In sintesi, “Nascita e avvento del fascismo” è un contributo significativo alla comprensione delle origini del fascismo in Italia, rimanendo rilevante anche per le sfide contemporanee della democrazia.
Angelo Tasca, nel suo libro Nascita e avvento del fascismo, presenta diverse tesi chiave riguardo alla nascita del fascismo in Italia, evidenziando i fattori sociali e politici che hanno contribuito alla sua ascesa.
Principali Tesi di Tasca
Fallimento del Partito Socialista
Una delle tesi fondamentali di Tasca è che la vittoria del fascismo fu il risultato diretto del fallimento del Partito Socialista Italiano (PSI). Secondo Tasca, i dirigenti del PSI, in particolare Filippo Turati, non riuscirono a cogliere il bisogno di cambiamento e le aspirazioni della classe operaia e contadina dopo la Prima Guerra Mondiale. Questo abbandono della massa popolare da parte del partito ha creato un vuoto che il fascismo è riuscito a riempire[1].
Incapacità di Guidare il Movimento Operaio
Tasca sottolinea che durante eventi cruciali come gli scioperi del 1920, il PSI non fu in grado di guidare le istanze degli operai. Questa incapacità di mobilitare e rappresentare le esigenze della classe lavoratrice ha facilitato l’emergere del fascismo, che si presentava come un’alternativa più dinamica e reattiva[1][2].
Critica alla Leadership Socialista
Tasca critica la leadership socialista per aver scelto l’opposizione piuttosto che assumersi la responsabilità di governare. Questa scelta ha portato a una disconnessione tra il partito e le masse popolari, lasciando spazio al fascismo per affermarsi come forza politica dominante[1][3].
Riflessione sulla Coscienza Popolare
Nel suo epilogo, Tasca suggerisce che la fine della dittatura fascista avverrà attraverso una rinascita della coscienza popolare. Egli prevede che la coscienza sociale, emersa durante il regime fascista stesso, sarà cruciale per il futuro dell’Italia post-fascista[1][2].
Contesto Storico
Tasca colloca l’ascesa del fascismo in un contesto più ampio, legato alle conseguenze della Prima Guerra Mondiale e alle tensioni sociali ed economiche dell’epoca. La sua analisi suggerisce che il fascismo non è emerso in un vuoto, ma come risposta a crisi profonde e insoddisfazioni diffuse tra le classi sociali[2][3].
In sintesi, le tesi di Angelo Tasca offrono una visione critica e approfondita delle dinamiche sociali e politiche che hanno portato alla nascita del fascismo in Italia, evidenziando l’importanza della leadership politica e della rappresentanza sociale nel determinare il corso della storia.
[1] https://www.dissipatio.it/antifascisti-sotto-la-lente-della-storia-angelo-tasca-nascita-fascismo/
[2] https://tesi.luiss.it/15169/1/071102.pdf
[3] https://cris.unibo.it/handle/11585/428567
[4] https://www.docsity.com/it/docs/sintesi-nascita-e-avvento-del-fascismo-angelo-tasca/7125317/
[5] https://journals.openedition.org/laboratoireitalien/652?lang=it
[6] https://www.jstor.org/stable/26057507
[1] https://www.maremagnum.com/it/libri-moderni/nascita-e-avvento-del-fascismo-l-italia-dall-armistizio-alla-marcia-su-roma-prefazione-di-ignazio-silone/165348485/
[2] https://shop.librerialenuvole.it/libri-autore/ignazio-silone.html
[3] https://www.ebay.it/itm/126728165640
[4] https://www.ibs.it/nascita-avvento-del-fascismo-italia-libro-angelo-tasca/e/9788854522343
[5] https://www.libreriauniversitaria.it/nascita-avvento-fascismo-italia-armistizio/libro/9788854522343
[6] https://www.mondadoristore.it/libri/Angelo-Tasca/aut00013599/
[7] https://www.ebay.it/itm/393483917124
[8] https://www.puntoeinaudibrescia.it/libri-autore/angelo-tasca.html
La visione di Angelo Tasca sulla nascita del fascismo si differenzia significativamente da quella di altri storici per vari aspetti chiave, in particolare per la sua enfasi sul fallimento del Partito Socialista Italiano (PSI) e la sua analisi critica della figura di Benito Mussolini.
Differenze nella Visione di Tasca
Fallimento del PSI come Fattore Primario
Tasca sostiene che la vittoria del fascismo sia stata principalmente il risultato del fallimento del PSI nel rappresentare e guidare le istanze della classe operaia e contadina nel periodo post-bellico. Egli critica i dirigenti socialisti, in particolare Filippo Turati, per aver scelto l’opposizione invece di assumersi la responsabilità di governare, lasciando così un vuoto che il fascismo ha colmato[1]. Altri storici, come Emilio Gentile, potrebbero enfatizzare fattori diversi, come il contesto internazionale o le dinamiche economiche, piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sulla debolezza del socialismo italiano.
Critica a Mussolini
Tasca descrive Mussolini come un leader privo di qualità politiche significative, definendolo un uomo di “qualità subalterne” e sostenendo che i suoi successi fossero dovuti più alla debolezza dei suoi avversari che a una reale abilità politica[1]. Questa visione contrasta con quella di storici che potrebbero considerare Mussolini un abile manipolatore della politica e della comunicazione, capace di sfruttare le tensioni sociali a suo favore.
Approccio Storiografico
Tasca adotta un approccio storiografico che si concentra su dinamiche interne piuttosto che su eventi esterni o influenze straniere. Altri storici potrebbero integrare l’analisi delle influenze esterne, come il fascismo in Germania o le crisi economiche globali, per spiegare l’ascesa del fascismo in Italia. Tasca, invece, si concentra sulle responsabilità interne e sulle scelte politiche dei leader italiani.
Coscienza Popolare e Futuro
Infine, Tasca prevede che la fine della dittatura fascista avverrà attraverso una rinascita della coscienza popolare, suggerendo che le esperienze vissute durante il regime fascista porteranno a una maggiore consapevolezza sociale[1]. Questa idea potrebbe non essere condivisa da tutti gli storici, alcuni dei quali potrebbero essere più scettici riguardo alla capacità della società italiana di superare il trauma fascista senza un intervento radicale.
In sintesi, le tesi di Tasca offrono una prospettiva unica sulla nascita del fascismo in Italia, ponendo l’accento su fattori interni e sulla responsabilità politica dei leader socialisti, mentre altri storici possono adottare approcci più ampi o diversificati per spiegare l’ascesa del regime fascista.
[1] https://www.dissipatio.it/antifascisti-sotto-la-lente-della-storia-angelo-tasca-nascita-fascismo/
[2] https://journals.openedition.org/laboratoireitalien/652?lang=it
[3] https://www.doppiozero.com/il-fascismo-giorno-per-giorno
[4] https://ilpensierostorico.com/il-classico-storiografico-sul-fascismo-firmato-angelo-tasca/
