La Corte Penale Internazionale (CPI), creata attraverso lo Statuto di Roma, adottato il 17 luglio 1998 e entrato in vigore il 1° luglio 2002

La Corte Penale Internazionale (CPI), conosciuta anche come International Criminal Court (ICC) o Cour Pénale Internationale, è un tribunale internazionale permanente con sede all’Aia, nei Paesi Bassi. È stata istituita per perseguire individui responsabili dei più gravi crimini di rilevanza internazionale.

Cos’è la CPI

La CPI è stata creata attraverso lo Statuto di Roma, adottato il 17 luglio 1998 e entrato in vigore il 1° luglio 2002. Questo tribunale ha la competenza esclusiva sui seguenti crimini:

  • Genocidio
  • Crimes against humanity (crimini contro l’umanità)
  • War crimes (crimini di guerra)
  • Crime of aggression (crimine di aggressione)

Nonostante sia un organismo indipendente dalle Nazioni Unite, la CPI può ricevere rinvii dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU[1][3][7].

Come funziona la CPI

Struttura

La struttura della CPI comprende diversi organi:

  • Presidenza: guida amministrativa della Corte.
  • Sezione d’appello: si occupa delle impugnazioni.
  • Sezione di prima istanza: giudica i casi in primo grado.
  • Sezione preliminare: autorizza le indagini e decide se procedere a processo.
  • Ufficio del Procuratore: gestisce le indagini e presenta le accuse.
  • Cancelleria: supporta l’amministrazione della giustizia[3][5].

Procedimento

Il procedimento può essere avviato da tre fonti diverse:

  1. Il Procuratore agisce motu proprio dopo aver raccolto sufficienti prove per richiedere l’autorizzazione alla Sezione Preliminare[1].
  2. Uno Stato parte può deferire una situazione alla Corte[1].
  3. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite può richiedere l’intervento della Corte in caso di minaccia alla pace o aggressione[1].

Una volta avviata un’indagine, se gli elementi raccolti sono sufficienti a sostenere una causa legittima sotto il profilo giuridico, si procede al processo davanti alla Sezione di Prima Istanza.

Competenza Complementare

La competenza della CPI è complementare rispetto a quella degli Stati: interviene solo quando uno Stato non è disposto o non è in grado di perseguire i crimini internazionali sul proprio territorio o commessi dai propri cittadini[2][4].

Attualmente ci sono circa 124 Paesi che hanno ratificato lo Statuto; tuttavia alcuni importanti Paesi come gli Stati Uniti non ne fanno parte[5].


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Corte_penale_internazionale
[2] https://www.bj.admin.ch/bj/it/home/sicherheit/gesetzgebung/archiv/strafgerichtshof.html
[3] https://www.dirittoconsenso.it/2024/03/07/la-corte-penale-internazionale/
[4] https://www.agi.it/estero/news/2025-02-08/come-lavora-la-corte-penale-internazionale-29908131/
[5] https://unipd-centrodirittiumani.it/it/temi/corte-penale-internazionale-introduzione-composizione-e-struttura
[6] https://www.avvenire.it/attualita/pagine/perche-e-in-atto-lo-scontro-sulla-corte-penale-internazionale
[7] https://www.treccani.it/enciclopedia/corte-penale-internazionale/
[8] https://www.treccani.it/enciclopedia/corte-penale-internazionale_(Enciclopedia-Italiana)/
[9] https://www.osservatoriodiritti.it/2022/07/14/corte-penale-internazionale/
[10] https://unric.org/it/che-cose-la-corte-penale-internazionale/

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