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Ambasciatrice ucraina sconvolta per lo scontro tra Trump e Zelensky
il primo incontro, tanto atteso, tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Donald Trump nello Studio Ovale si è trasformato in breve tempo in uno scontro in mondovisione: il presidente statunitense e il suo vice J.D. Vance hanno trasformato la visita in una delle più clamorose umiliazioni della recente storia politica, scrive Mattia Ferraresi, fatta di minacce, accuse reciproche, frasi come «è una mancanza di rispetto» e «mi faccia finire». La conversazione ha iniziato a degenerare quando Zelensky si è mostrato dubbioso verso l’accordo sui minerali proposto, o meglio imposto, da Trump. Dopo la rottura con Washington, a Kiev rimangono l’Europa e il Canada come unici partner.
Il presidente americano, assieme al suo Vance, s’offende e si imbizzarrisce di fronte alla fermezza del presidente ucraino che non svende il suo paese e non si fida di Putin. L’orgoglio occidentale di Zelensky
di Paola Peduzzi
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