Le Tre Leggi della Robotica di Isaac Asimov, introdotte nel 1942 nel racconto Runaround (pubblicato in italiano anche come Circolo vizioso), rappresentano un codice etico progettato per regolare il comportamento dei robot positronici nella narrativa dello scrittore. Ecco la formulazione completa:
- Prima Legge:
Un robot non può recare danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno136.
Principio di sicurezza, prioritaria su tutte le altre leggi. - Seconda Legge:
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contrastino con la Prima Legge157.
Principio di servizio, subordinato alla tutela degli esseri umani. - Terza Legge:
Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non confligga con la Prima o la Seconda Legge148.
Principio di autoconservazione, valido solo se non minaccia gli esseri umani.
La Legge Zero e le modifiche successive
In opere successive, Asimov introdusse una Legge Zero (esplicitata nel romanzo I robot e l’Impero, 1985):
Un robot non può danneggiare l’umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l’umanità riceva danno268.
Questa legge, superiore alle altre tre, modifica la gerarchia:
- La Prima Legge viene subordinata alla Zero (“purché non contrasti con la Legge Zero”)26.
- La Seconda Legge deve rispettare sia la Zero che la Prima2.
- La Terza Legge è vincolata a tutte le precedenti2.
Contesto e attualità
Le leggi nascono dalla volontà di Asimov di superare lo stereotipo del “robot assassino”, tipico della fantascienza coeva, introducendo un modello di macchine intrinsecamente benevole67.
L’attualità di queste regole è oggi dibattuta:
- Limiti tecnici: l’intelligenza artificiale attuale non possiede la capacità di interpretare concetti come “danno” o “umanità” con la complessità richiesta68.
- Priorità industriali: settori come la robotica militare spesso privilegiano obiettivi operativi rispetto all’etica asimoviana68.
- Evoluzione normativa: esperti come Filippo Cavallo (Scuola Sant’Anna di Pisa) suggeriscono di integrare le leggi in un quadro giuridico più articolato, adatto alla complessità moderna6.
Asimov stesso esplorò i paradossi derivanti da queste leggi, mostrando come conflitti interpretativi potessero generare comportamenti imprevisti, tema centrale in molti suoi racconti26.
- https://it.wikipedia.org/wiki/Tre_leggi_della_robotica
- https://nuovi-lavori.it/index.php/asimov-e-le-tre-leggi-della-robotica/
- https://makerfairerome.eu/it/le-tre-leggi-della-robotica-nellera-dellai/
- https://www.businessintelligencegroup.it/quali-sono-le-tre-leggi-della-robotica-di-isaac-asimov/
- https://www.ai4business.it/robotica/isaac-asimov-tre-leggi-della-robotica/
- https://www.geopop.it/quanto-sono-attuali-le-tre-leggi-della-robotica-di-asimov-nei-robot-moderni-quali-sono-e-cosa-dicono/
- https://www.youtube.com/watch?v=gMFWf-nneyE
- https://www.automationtomorrow.com/le-3-anzi-4-leggi-della-robotica-di-asimov-che-oggi-ci-fanno-riflettere/
