Storia contemporanea: Il nazionalismo autoritario nell’Europa degli anni ’20 e ’30

Il nazionalismo autoritario nell’Europa degli anni ’20 e ’30 si manifestò attraverso la diffusione di regimi politici che combinavano nazionalismo estremo, autoritarismo e spesso elementi totalitari.

Questi regimi emersero in un contesto di crisi economica, instabilità politica e insoddisfazione verso le democrazie liberali, accentuata dalla crisi del 1929.

Contesto e caratteristiche generali

• Dopo la Prima guerra mondiale, molti paesi europei affrontarono tensioni sociali, economiche e politiche che favorirono l’ascesa di governi autoritari, spesso con un forte nazionalismo come base ideologica18.
• La crisi economica del 1929 aggravò la situazione, aumentando il consenso verso leader forti che promettevano ordine e rinascita nazionale6.
• Questi regimi si caratterizzarono per la messa fuori legge dei partiti d’opposizione, la soppressione delle libertà civili, il controllo della stampa e delle organizzazioni sindacali, e l’uso della violenza politica e della propaganda8.

Esempi principali di nazionalismo autoritario

• Italia: Il fascismo di Benito Mussolini, nato nel 1919 e salito al potere nel 1922, rappresentò il modello originario di nazionalismo autoritario, con un forte culto del capo, repressione delle opposizioni e un’ideologia nazionalista e anticomunista5.
• Germania: Il nazionalsocialismo di Adolf Hitler, che prese il potere nel 1933, combinò nazionalismo estremo, razzismo (in particolare antisemitismo), imperialismo e totalitarismo. Il regime nazista impose leggi razziali, creò un apparato repressivo come la Gestapo e perseguitò brutalmente gli oppositori e le minoranze79.
• Austria: Il regime autoritario di Engelbert Dollfuss, ispirato al fascismo italiano, instaurò una costituzione corporativa nel 1934 e si oppose all’espansionismo nazista fino all’Anschluss del 19385.
• Spagna: Dopo la dittatura di Primo de Rivera (1923-1930), la guerra civile (1936-1939) vide la vittoria del generale Francisco Franco, che instaurò un regime autoritario con elementi nazionalisti e conservatori, mantenendo però una certa distanza dal fascismo puro 5 8.
• Altri paesi: Regimi autoritari nazionalisti si affermarono anche in Ungheria (Horthy), Polonia (Pilsudski), Jugoslavia, Portogallo (Salazar), Bulgaria, Grecia, Romania e negli Stati baltici, spesso con caratteristiche simili di repressione e centralizzazione del potere 1 6 8.

Impatto e conseguenze

• Questi regimi contribuirono a destabilizzare l’Europa, alimentando tensioni nazionaliste e razziste che portarono alla Seconda guerra mondiale.
• Il nazionalismo autoritario si presentò come reazione anticomunista e antirivoluzionaria, sfruttando la crisi delle democrazie liberali e la paura del comunismo56.
• La loro espansione e radicalizzazione culminarono in politiche aggressive di espansione territoriale e genocidio, soprattutto nel caso del nazismo tedesco7.

In sintesi, il nazionalismo autoritario europeo degli anni ’20 e ’30 fu un fenomeno diffuso che prese forme diverse ma con elementi comuni di repressione, culto del capo, nazionalismo esasperato e spesso razzismo, contribuendo profondamente alla crisi politica e sociale del continente in quel periodo.

Citations:

1. https://www.docsity.com/it/docs/prima-della-seconda-guerra-mondiale/8074158/
2. https://www.novecento.org/insegnare-leuropa-contemporanea/i-nazionalismi-in-europa-3056/
3. https://www.skuola.net/storia-contemporanea/regimi-totalitari-xx-secolo.html
4. https://air.unimi.it/bitstream/2434/789348/2/Libro.Europa.dei%20nazionalisti.pdf
5. https://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo/
6. http://www.leoneg.it/archivio/Totalitarismi-RTF.pdf
7. https://www.skuola.net/storia-contemporanea/regimi-totalitari-1900x.html
8. https://pilloledistoriaefilosofia.com/2021/12/15/i-regimi-totalitari-fra-gli-anni-venti-e-trenta/
9. https://tesi.luiss.it/36750/1/257081_IMPALLOMENI_NICCOLO’.pdf

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