Roberto Saviano, Ho sprecato la mia vita e mi manca l’amore. Ho pensato al suicidio, a volte vorrei sparire”, intervista di Aldo Cazzullo, in Corriere della Sera, 6 maggio 2025, pagg. 22-23

vai all’articolo in Corriere della Sera:

https://www.corriere.it/cronache/25_maggio_04/roberto-saviano-intervista-e7a18631-158b-4c27-a645-3296a0e11xlk.shtml

una citazione:

…. Cosa le manca di più? 
«La libertà di movimento, la clausura è un incubo; e lo è anche dover sempre mentire per difendere gli spazi privati. Le mie relazioni amichevoli e amorose sono compromesse da come io ho deciso di vivere la mia condizione. Qualsiasi incontro lo devo fare in casa. Se esco, con cinque carabinieri di scorta, a volte sette, non sono certo invisibile. E la visibilità è la fine di ogni gesto intimo. La tensione, tra i processi e i casini vari, è così alta che chiunque abbia a che fare con me si sente in dovere di difendermi. E tutto questo è diventato pesantissimo. Frequentarmi significa stare dalla mia parte, essere inserito nella mia bolla. La sera di Pasqua i miei parenti, i miei amici mi hanno tenuto compagnia fino alle 7 di sera. Poi sono usciti per Napoli, hanno fatto le 4 del mattino, e hanno fatto benissimo. Ma io sono dovuto restare a casa da solo. Simbolo della mia esistenza». 

È così anche per l’amore? 
«Soprattutto per l’amore. Quando voglio bene a una persona, quando una persona mi vuole bene, il rapporto è sabotato. Lei ti saluta, esce, e tu resti chiuso. E non è colpa di chi esce, anzi nessun sentimento sopravvive alla gabbia. E sarei un uomo di potere? Mi viene attribuito un potere che non ho».  ….

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