La Corte costituzionale italiana, con la sentenza n. 66 del 2025, ha confermato che il requisito secondo cui la non punibilità dell’aiuto al suicidio è subordinata alla necessità, accertata da valutazione medica, di un trattamento di sostegno vitale non è in contrasto con la Costituzione123.
In particolare, la Corte ha precisato che il paziente è considerato dipendente da un trattamento di sostegno vitale quando vi sia indicazione medica della necessità di tale trattamento per assicurare le funzioni vitali, soprattutto se l’interruzione o omissione di tale trattamento comporterebbe la morte prevedibile in un breve lasso di tempo. Non è invece necessario che il paziente inizi il trattamento esclusivamente per poter accedere al suicidio assistito13.
La sentenza ribadisce i requisiti già stabiliti nella precedente pronuncia n. 242 del 2019, che includevano:
- irreversibilità della patologia;
- sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili per il paziente;
- dipendenza da trattamenti di sostegno vitale;
- capacità del paziente di intendere e volere e di prendere decisioni libere e consapevoli.
Questi criteri sono stati confermati anche nella sentenza n. 135 del 2024 e sono strettamente collegati alle disposizioni della legge 219/2017 sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT)458.
La Corte ha inoltre sottolineato che, in assenza della condizione della dipendenza da trattamento di sostegno vitale, non si configura una discriminazione né una violazione del diritto all’autodeterminazione del paziente, poiché la limitazione è giustificata dalla necessità di tutelare la vita e la dignità umana in situazioni di fragilità3.
Infine, la Corte ha rinnovato il proprio appello al legislatore affinché intervenga per disciplinare in modo più chiaro e organico la materia del suicidio assistito, dato che la regolamentazione attuale si basa prevalentemente su pronunce giurisprudenziali136.
In sintesi, la sentenza n. 66/2025 della Corte costituzionale conferma e precisa i criteri per l’accesso al suicidio assistito, mantenendo il requisito della dipendenza da trattamento di sostegno vitale e ribadendo la necessità di un quadro normativo più definito da parte del legislatore.
- https://www.giurisprudenzapenale.com/2025/05/20/suicidio-medicalmente-assistito-e-requisito-del-trattamento-di-sostegno-vitale-depositata-la-sentenza-n-66-2025-della-corte-costituzionale/
- https://www.sistemapenale.it/it/notizie/suicidio-assistito-la-corte-costituzionale-sul-caso-cappato-ter
- https://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20250520130449.pdf
- https://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20240718154806.pdf
- https://edizioni.simone.it/2024/07/19/suicidio-assistito-la-corte-costituzionale-si-pronuncia-di-nuovo/
- https://www.diritticomparati.it/la-corte-costituzionale-torna-ancora-sul-suicidio-assistito-ma-lultima-parola-non-puo-che-spettare-al-legislatore/
- https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?param_ecli=ECLI%3AIT%3ACOST%3A2024%3A135
- https://www.sicp.it/normative/nazionali/2024/07/suicidio-assistito-la-corte-costituzionale-precisa-il-significato-di-trattamento-di-sostegno-vitale/
