
“Patriarcato criminale” è un libro di Roberta Bruzzone, psicologa e criminologa, che affronta il tema della violenza contro le donne in relazione alla cultura patriarcale ancora molto diffusa. Il libro invita a prendere coscienza degli stereotipi di genere che influenzano la società e che sono alla base di molte forme di violenza femminile. Bruzzone illustra questo concetto attraverso tre storie simboliche di donne uccise: Saman Abbas, Maria Chindamo e Giulia Cecchettin. Ognuna di queste vittime rappresenta un diverso aspetto di come il patriarcato possa armare la mano di chi compie tali crimini, evidenziando che non si tratta di “mostri” isolati, ma di figli di una cultura patriarcale che condiziona profondamente anche chi crede di esserne immune.
A novembre 2023, due giorni dopo il ritrovamento del corpo della sorella Giulia, Elena Cecchettin ha scritto una lettera aperta che dovrebbe essere marchiata a fuoco nella mente di tutti noi: continuiamo a chiamare “mostro” chi uccide una donna, scrive Elena, ma un femminicida non è un mostro, è un figlio sano di una cultura patriarcale ancora troppo diffusa. Una cultura dalla quale nessuno di noi è davvero immune, nemmeno chi crede di esserlo, per il semplice motivo che ci siamo cresciuti dentro.
Lo dimostra il fatto che oggi, nei modernissimi anni Venti di questo secolo, le donne continuano a morire barbaramente quando rifiutano una vita di sottomissione alla volontà degli uomini. È il patriarcato ad armare la mano di questi assassini, ed è per questo che parliamo di Patriarcato criminale.
In questo libro quanto mai necessario, Roberta Bruzzone ci porta a prendere coscienza degli stereotipi che, più o meno inconsciamente, scavano dentro ognuno di noi. E poi ci mostra nel modo più duro quanto tali stereotipi siano ancora vivi, attraverso tre storie simbolo di questi ultimi anni.
Quella di Saman Abbas, uccisa dalla sua famiglia per aver deciso di sottrarsi al destino che era stato stabilito per lei. Quella di Maria Chindamo, rapita, uccisa e crudelmente fatta sparire per aver detto di no due volte: alla famiglia dell’ex marito e alla ’ndrangheta. E infine quella di Giulia Cecchettin, la cui vicenda ci sbatte in faccia nel modo più scioccante che il patriarcato è ancora vivo, e può colpire chiunque.
Le loro storie meritano di restare impresse nella memoria di tutti, perché il compito di cambiare la cultura che le ha uccise spetta a ognuno di noi, nessuno escluso.
L”opera si propone come un contributo importante a mantenere viva la memoria di queste donne e a sottolineare la necessità di un cambiamento culturale che contrasti efficacemente il patriarcato e la violenza di genere.deaplanetalibri+2youtube
- https://www.deaplanetalibri.it/libri/patriarcato-criminale
- https://www.audible.it/search?searchNarrator=Roberta+Bruzzone
- https://www.youtube.com/watch?v=TqiKGImexgs
- https://www.mondadoristore.it/patriarcato-criminale-le-storie-di-saman-abbas-maria-chindamo-e-giulia-cecchettin-libro-roberta-bruzzone/p/9791221217094
- https://www.mondadoristore.it/patriarcato-criminale-k-ebook-italiano-roberta-bruzzone/p/9791221218008
- https://comune.sarroch.ca.it/eventi/3449778/festival-liberevento-roberta-bruzzone-presenta
- https://www.audible.it/pd/Patriarcato-Criminale-Audiolibri/B0FLPT79XR

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