Raffaele La Capria, Uovo di sinistra, gallina di destra, Corriere della Sera 4 novembre 2008

Oltre … oltre … oltre la destra e la sinistra.
Magari guardando ad un oggetto terzo.
Per esempio le campagne, la terra, le strade, la dipendenza energetica, la contabilità dello stato, gli arabi che se la ridono della crisi bancaria, i terroristi nostrani e musulmani che non hanno rinunciato alle “azioni esemplari” …
Così la racconta Raffaele La Capria:


Nella prima decade del Duemila l’ Italia era divisa in due partiti accanitamente opposti l’ uno all’ altro e decisi a farsi guerra a oltranza. Il primo di questi partiti, il partito di destra, sosteneva che era nata prima la gallina e poi l’ uovo. Il partito di sinistra, con argomenti altrettanto convincenti, sosteneva che era nato prima l’ uovo e poi la gallina. Queste due tesi contrapposte avevano dato origine a dispute interminabili non solo tra gli studiosi dell’ una e l’ altra parte, ma avevano appassionato anche il popolo e a volte avevano provocato manifestazioni, girotondi e cortei. Chi sosteneva che era nata prima la gallina diceva di affermare una cosa ovvia, evidente, perché è noto a tutti che è la gallina a far l’ uovo, non c’ è nemmeno da discutere su questo, solo quei pazzi della sinistra potevano dire che non era così, abituati com’ erano a negare l’ evidenza. Quelli del partito della gallina portavano a testimonianza la Bibbia. Non è scritto nella Genesi: «E Dio disse: produca la terra animali viventi secondo le loro specie»? E la gallina non è un animale? Sicuramente non è scritto: «E Dio disse; produca la terra le uova», come a Pasqua. La vantata origine divina dunque nobilitava la causa della destra e i sostenitori della primogenitura della gallina si sentivano superiori agli altri per questa ragione. La sinistra difendeva a spada tratta il primato dell’ uovo e ne proclamava innanzitutto la supremazia estetica, perché l’ uovo è bello, è una forma perfetta ma non ha l’ immobilità della perfezione, quella della sfera. Un uovo, rimanendo uovo, può mutare, può essere più gonfio o meno gonfio, più a punta o più rotondetto, insomma è bello, vario e perfetto e ha una struttura elicoidale. Inoltre è puro, concettuale e ha la bellezza di un ragionamento ben condotto, nessuno infatti può permettersi di cercare un pelo nell’ uovo. L’ uovo è metafisico, non è razzolante e prosaico come la gallina, non ha il cervello di una gallina, animale da cortile che pur avendo le ali non sa volare. È evidente, e tutti lo sanno, che dall’ uovo nasce il pulcino che diventerà un pollo o una gallina. Come si può dubitarne? Non c’ è nemmeno da discutere su questo, solo quei pazzi della destra potevano sostenere che non era così. Infine se la destra vanta l’ origine divina della gallina, la sinistra afferma dal canto suo che quando tutto ebbe inizio col Big Bang, quell’ evento altrettanto divino può essere solo paragonabile alla rottura dell’ uovo che precede la nascita. Cosa c’ è di più bello che pensare all’ Inizio di tutto come a un grande uovo cosmico che si dischiude e dà vita all’ universo? Soliti idealismi, astratti e inutilmente sublimi, dicevano a destra. Ma lo sanno o non lo sanno che solo quando è covato un uovo fa nascere il pulcino? E chi cova l’ uovo se non la gallina? Già – prontamente replicavano a sinistra – ma questo argomento lascia insoluto l’ altro, perché la gallina covatrice a sua volta è nata da un uovo e questo solo un deficiente di destra può metterlo in dubbio. E così questa disputa che andava per le lunghe senza una soluzione, un effetto lo produceva ugualmente perché esacerbava gli uni e gli altri e il sentimento più forte che produceva era l’ odio. L’ odio si manifestava in tanti modi, attraverso il discorso pubblico, le trasmissioni televisive, i titoli dei giornali, la satira allineata, le vignette di complemento. Quest’ odio aveva infettato gli estremisti dei due partiti e quelli di destra dicevano che l’ uovo era buono solo per fare una frittata, cioè a confondere le cose. E infine ricordassero bene, quelli di sinistra, che il loro uovo non era nato dal grembo del cosmo ma dal culo escrementizio di una gallina. La reciproca derisione era sempre più violenta e nelle dimostrazioni di piazza i più agitati di destra lanciavano uova sugli avversari di sinistra in segno di disprezzo per dimostrare che l’ unico uso che si poteva fare dell’ uovo era quello. Gli altri, quelli di sinistra, rispondevano al lancio con dei Chicchiricchiiiiiii!, alludendo con ciò all’ uso che il gallo fa della gallina. I sostenitori della priorità della gallina erano i fascisti, dicevano, che in realtà davano più importanza al gallo che alla gallina, al gallo stupratore. Dunque i sostenitori della gallina erano in realtà sostenitori del gallo maschilista e fascista e il Chicchiricchiiiiiiii! gridato nelle piazze dalla sinistra voleva alludere proprio a questo. E così mentre la crisi globale si annunciava tremenda come uno tsunami, a destra e a sinistra erano immersi fino al collo in questa disputa e dimenticavano tutto il resto. Uno diceva la gallina, l’ altro diceva l’ uovo, uno diceva «le nostre idee sono chiare», l’ altro diceva «siamo sereni», tra continue «pause di riflessione» e l’ assicurazione che «stavano lavorando», il Paese ormai diventato indifferente sia alla gallina che all’ uovo andava inesorabilmente chissà dove, chissà dove, chissà dove…

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