I risultati nazionali
Il sistema politico italiano ha subito importanti modificazioni negli ultimi anni, con continue aggregazioni e disaggregazioni delle forze politiche. Disgraziatamente questo costringe l’analista a operare scelte soggettive quando si tratta di comparare i risultati elezione su elezione, dato che le forze politiche che si presentano sono diverse.
In alcuni casi le cose sono facili. Le forze del PD si presentarono nel 2004 come ”Uniti nell’Ulivo”, e i risultati appaiono perfettamente confrontabili. Lo stesso vale per Italia dei Valori (si presentava nel 2004 come Di Pietro-Occhetto; quest’ultimo è sparito ma era chiaro già allora che era abbastanza irrilevante), Radicali, UDC e Lega Nord, tutte forze che nel 2004 si presentarono sostanzialmente con lo stesso simbolo. È semplice anche per la ”lista comunista”. Comparo in questo caso i risultati 2009 con con la somma di PRC e PdCI nel 2004.
Per il PdL il discorso è un po’ più complicato. Chi ha comparato i risultati 2009 con quelli del 2004 ha semplicemente guardato alla somma di Forza Italia e AN. Questo trascura il fatto che la Mussolini, ora organicamente inserita nel PdL, capeggiava nel 2004 una lista (Alternativa Sociale) che prese lo 1,23%. Inoltre in questa tornata il PdL ha candidato Mastella, la cui lista (UDEUR) prese lo 1,29% dei voti nel 2004. È giusto sommare questi voti a quelli di FI e AN per il 2004? Ho abbastanza pochi dubbi che sia giusto farlo per Mastella. Si tratta di voti personalistici e clientelari che sicuramente Mastella si è portato dietro da una elezione all’altra. Meno chiaro è il caso di Alternativa Sociale. Non voglio però fare ipotesi su quanta parte del voto neofascista ha seguito la Mussolini nel PdL, quindi lo aggiungerò tutto. Chi pensa che questo sia eccessivo, riduca di un punto il risultato 2004 del PdL.
Complicato è anche il discorso per Sinistra e Libertà. Nel 2004 si presentarono alle elezioni le liste dei Verdi e dei Socialisti Uniti. I Verdi sono confluiti in S&L, ma seguire i turbinosi movimenti delle varie correnti socialiste è cosa che va al di là delle mie capacità. Ho semplicemente ipotizzato che i voti della lista socialista 2004 si riversassero in S&L. Peraltro, il capolista e figura più visibile, Nichi Vendola, nel 2004 militava in Rifondazione, quindi in nessuna delle due formazioni. Prendete quindi con le pinze la comparazione con il 2004.
Con grosse pinze va anche considerato il risultato del cartello MpA-Destra-Pensionati. Ho comparato con la somma di Pensionati e Lista Sgarbi (il quale ha aderito, in una delle tante giravolte, a questa lista). Ma è ovvio che il grosso del voto viene dal MpA, che nel 2004 non esisteva. Ha quindi poco senso comparare, ma metterò i numeri per completezza.
2009 2004 Differenza PdL 35,27 34,95 0,32 Lega Nord 10,20 4,97 5,23 PD 26,13 31,09 -4,96 IdV 8,00 2,13 5,87 UDC 6,52 5,89 0,62 Prc-Pdci 3,39 8,48 -5,09 Sin e Lib. 3,13 4,49 -1,37 MpA-Destra.Pens. 2,23 1,87 0,36 SVP 0,47 0,45 0,02 AutLibDem (V. Aosta) 0,09 – 0,09 Vallee (v. Aosta) 0,11 – 0,11 Radicali 2,43 2,25 0,18 Part. Com. Lav. 0,54 – 0,54 Fiamma 0,80 0,73 0,07 Forza Nuova 0,48 – 0,48 Lib Dem (ex diniani) 0,23 – 0,23 (Nota: la somma delle percentuali 2004 non è 100 perché non riporto i risultati di varie liste minori che non si sono ripresentate)
segue qui: noiseFromAmeriKa : Le elezioni europee: un’analisi.
Sandro Brusco, Le elezioni europee: un’analisi.
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