Badante o casa di cura? Non è il caso di scomodare i dubbi di Amleto, ma la domanda affligge le famiglie che si trovano a dover affrontare la ricerca su come e soprattutto dove sistemare un anziano. Tralasciamo tutti gli aspetti, peraltro assolutamente non secondari, di ordine psicologico (relativi al fatto che con la badante la persona assistita resta in casa propria) e concentriamoci solo sugli aspetti puramente ragionieristici.
Secondo uno studio della Camera di commercio di Monza sarebbe più vantaggioso la casa di cura. Dato choc? Indagine sconvolgente? Bisogna leggere i dati con la calcolatrice in mano sapendo bene che come tutte le statistiche vale poi quanto sosteneva Trilussa: che se uno mangia due polli e un altro digiuna, per le statistiche hanno mangiato un pollo a testa. Ebbene, secondo l’indagine il costo medio di una retta mensile di una casa di cura lombarda è di 1.650 euro, contro i 2 mila della badante. Il che significa 350 euro risparmiati al mese, oltre 4 mila euro all’anno. «La badante messa in regola costa molto di più di quello che si possa credere — spiega Renato Mattioni, segretario generale della Camera di commercio —. Si parte da uno stipendio base di 1.300 euro al mese, tredicesima compresa, al quale vanno poi aggiunte una lunga serie di voci che fanno schizzare verso l’alto il compenso».
Per badante «messa in regola», la Camera di commercio intende una donna a tempo pieno, nel cui stipendio sono compresi anche il costo legato alla sostituzione per il riposo settimanale, le ferie e il vitto. Sommato tutto, si ottiene così a una cifra che oscilla attorno ai 2 mila euro e che secondo Mattioni «molto spesso finisce anche per superarla», mentre il costo medio della retta di una casa di cura accreditata al Servizio sanitario nazionale lombardo non supera i 1.650 euro. La media appunto. Perché nello specifico — sempre sendo l’indagine — la provincia più economica è quella di Cremona con una retta mensile di 1.433 euro, seguita a ruota dalle province di Bergamo e Brescia, dove sono state registrare rette mensili di 1.515 e di 1.545 euro.
A Monza e in Brianza la retta media sale fino a quasi 1.800 euro, ma solo a Varese ha un costo analogo a quello della badante (2.009 euro). Le cifre hanno fatto però storcere la bocca a Stefano Carugo, assessore alle Politiche sociali del Comune di Monza, che da poche settimane ha anche attivato uno sportello badanti. «Sono numeri che non mi tornano — commenta —. Le case di cura a Monza e a Milano sono molto più care di quello che dice la Camera di commercio, si va da un minimo di 2 mila e un massimo di 2 mila e 500 euro. Solo se ne scegli una in periferia, lontano dai centri abitati, il costo della retta scende». Insomma, secondo Carugo la badante continua a essere più conveniente, anche se le Rsa offrono più servizi. «Appunto — commenta dalla Sportello colf di Cisl di Milano — e sono questi a incidere in modo favorevole alle case di cura. Noi facciamo preventivi di spesa su richiesta e abbiamo notato come allo stipendio della badante vanno aggiunti altri costi vivi come quello per le medicine».
Riccardo Rosa
«La badante? Più costosa del ricovero in una casa di riposo» – Milano
