Le radici dell’incertezza.
Storia della paura tra Otto e NovecentoPiero Lacaita Editore
Collana “Società e Cultura” – 2008 – 2009, pp. 440Paura, insicurezza ed incertezza sono alcune delle categorie interpretative più utilizzate per spiegare il carattere delle società avanzate all’inizio del terzo millennio.L’apparente pervasività di questi sentimenti nell’immaginario collettivo occidentale è certamente il frutto di
fattori sociali, economici, politici di straordinaria rilevanza, così come di una “cultura di massa della paura”, alimentata da finalità commerciali, di intrattenimento ma, soprattutto, politiche. Viene però da chiedersi fino a che punto questa “società dell’incertezza” possa
ritenersi davvero un tratto esclusivo della post-modernità o se, invece, paura, angoscia e più in generale il senso di “insicurezza sociale” non siano piuttosto sentimenti collettivi emersi più volte nel corso della storia, nel momento in cui una comunità ha di volta in volta elaborato un particolare allarme sociale.Partendo da questo assunto, il volume ricostruisce le principali paure e insicurezze collettive nell’immaginario occidentale tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento. I tratti originari della paura che pare caratterizzare la società contemporanea – è una delle tesi del libro – vanno in parte ricercate proprio in questo periodo di radicali ed importanti cambiamenti. La Belle Époque, stagione solo in apparenza caratterizzata dal trionfo dell’ottimismo, si rivela così in tutta la sua importanza non solo in quanto definitiva transizione verso la modernità ma anche perché rappresenta una vera e propria “fase formativa” della sensibilità e dell’immaginario collettivo contemporanei. È in questo periodo, infatti, che si assiste alla “nascita sociale” di molte delle paure del Novecento, ed è sempre in questo stesso periodo che si assiste alla “costruzione” e diffusione delle paure che attanaglieranno l’uomo moderno e, in parte, anche quello “post-moderno”.
INDICE DEL VOLUME
Introduzione
Capitolo 1: Scontro di Civiltà
1.1. Il pericolo giallo
1.2. InvasioniCapitolo 2: Terrorismo e complotti
2.1. L’incubo della rivoluzione
2.2. Il complotto ebraicoCapitolo 3: Vagabondi, criminali, assassini
3.1. Classi pericolose
3.2. Il brivido del delittoCapitolo 4: Malattia e morte
4.1. Pandemie
4.2. L’aldilàCapitolo 5: L’inconoscibile
5.1. Magnetizzatori, maghi e occultisti;
5.2. Altri mondiCapitolo 6: Le vertigini del progresso
6.1. Il vaso di Pandora
6.2. Jihad antimacchinistaCapitolo 7: L’incertezza del futuro
7.1. Viandanti in un mare di nebbia
7.2. Un uomo nuovo per un secolo nuovoCapitolo 8: Catastrofi e Apocalisse
8.1. Disastri
8.2. Fine del mondo o fine di un mondo?
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Recensioni
Valerio Castronovo, Belle époque della paura, Il Sole 24 Ore
Claudio Siniscalchi, La faccia feroce dell’età del divertimento, Libero
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