“è a caccia di un tecnico idraulico per un appalto in Guinea Equatoriale, dove costruirà la rete idrica di un hotel. “L’ultimo assunto ha più di 50 anni. I giovani o non vogliono lasciare la fidanzata, o non se la sentono, o dopo 15 giorni lasciano. Eppure li pago bene: 1.500 euro netti in Italia; mille euro in più laggiù, con vitto, alloggio e telefono gratis”. Quello di Giambellini non è certo un caso isolato. Secondo Confartigianato, nel 2009 le imprese artigiane non hanno trovato il 25,1 per cento della manodopera necessaria, circa 23.500 lavoratori. I più irreperibili sono risultati falegnami, parrucchieri e installatori di infissi. “


AAA cercasi falegname

di Riccardo Bianchi
“Stasera incontrerò un altro ragazzo. Ma ormai sono due mesi che cerco senza successo”. Giacinto Giambellini, piccolo imprenditore di Osio Sotto, nel bergamasco, è a caccia di un tecnico idraulico per un appalto in Guinea Equatoriale, dove costruirà la rete idrica di un hotel. “L’ultimo assunto ha più di 50 anni. I giovani o non vogliono lasciare la fidanzata, o non se la sentono, o dopo 15 giorni lasciano. Eppure li pago bene: 1.500 euro netti in Italia; mille euro in più laggiù, con vitto, alloggio e telefono gratis”. Quello di Giambellini non è certo un caso isolato. Secondo Confartigianato, nel 2009 le imprese artigiane non hanno trovato il 25,1 per cento della manodopera necessaria, circa 23.500 lavoratori. I più irreperibili sono risultati falegnami, parrucchieri e installatori di infissi.

E non è facile neppure scovare apprendisti: “Le famiglie hanno molte aspettative, ma non capiscono che imparare un mestiere come questi può dare grandi soddisfazioni, anche economiche”, dice Cesare Fumagalli, segretario generale dell’associazione di categoria.Secondo i dati di Unioncamere, nel 2009 alle aziende italiane sarebbero mancati 27 mila nuovi laureati scientifico-economici e 50 mila diplomati tecnico-professionali. Stime forse per eccesso, ma che danno l’idea di una domanda che non incontra l’offerta. I più gettonati sono gli infermieri, con 4.480 nuovi assunti potenziali, di cui 2.670 difficili da reperire o non trovati. “Le domande crescono, ma i corsi universitari permettono un numero di iscrizioni troppo basso”, accusa Annalisa Silvestro, presidente della Federazione Infermieri. Il discorso vale per i fisioterapisti, 690 posti difficili da riempire sui 1.580 disponibili, ma anche per i farmacisti, 540 su 1.560.

Qui molti degli iscritti sono figli d’arte, “ma le iscrizioni sono aumentate e cresceranno anche i posti, visto che da dicembre le farmacie possono svolgere esami e gestire l’assistenza domiciliare”, ricorda Annarosa Racca, presidente di Federfarma. Situazione migliore per i dottori in economia (i nuovi posti per addetto all’amministrazione sono stati 1.890, mentre è stato difficile trovare il 41 per cento dei 700 nuovi esperti fiscali), ma restano critici i casi dei diplomati con indirizzo meccanico, elettronico e alberghiero, che conterebbero insieme migliaia di posti non sfruttati. Spazio ci sarebbe anche nel terzo settore, dove sulla voglia di molti aspiranti pesa l’enorme incertezza sui fondi per i servizi sociali, continuamente tagliati. Scarseggiano educatori che seguano tossicodipendenti, minori, disabili, e insegnanti di scuola materna, figure sempre più legate alle cooperative che stanno sostituendo il pubblico. “In quasi tutte le regioni siamo meno di quanti ne servirebbero”, conferma Francesco Castracane, della associazione degli educatori professionali.

(28 gennaio 2010)
da:

Un futuro pieno di lavori nuovi

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Un commento

  1. salve ,ho letto l’articolo e forse il sig giacinto giambellini ha gia trovato l’idraulico per la guinea io sarei interessato visto che sono appenaa tornato dalla guinea equatoriale sono idraulico in cerca di lavoro se interessato mi contatti pure tramite e.mail ringrazio anticipatamente cordiali saluti giacomo bianchi

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