Pietro Ichino: Coniugare flessibilità e sicurezza, abolendo le rigidità del mercato del lavoro (anche con la revisione dell’articolo 18) e garantendo risorse e servizi (formazione) a chi cerca un posto …

Coniugare flessibilità e sicurezza, abolendo le rigidità del mercato del lavoro (anche con la revisione dell’articolo 18) e garantendo risorse e servizi (formazione) a chi cerca un posto. E’ possibile, realisticamente, imboccare questa strada in tempo di crisi?
Non solo è possibile, ma è necessario farlo. Ed è proprio in un periodo di crisi grave che è politicamente più facile farlo. Perché non si tratta di ridurre le protezioni per chi un posto di lavoro stabile lo ha già, ma di riscrivere il diritto del lavoro per l’Italia del dopo-crisi, per i rapporti di lavoro che si costituiranno da qui in avanti. Si costituiranno in un contesto di incertezza sul futuro molto maggiore rispetto al contesto precedente alla crisi: per questo occorre un nuovo diritto del lavoro capace di coniugare il massimo di flessibilità per le strutture produttive con il massimo di sicurezza per il lavoratore. Una sicurezza che non potrà più essere costruita sull’ingessatura delle strutture, ma sul sostegno del reddito e servizi efficienti al lavoratore nel mercato del lavoro.

In che cosa consiste la sua proposta di “contratto unico”?
Il progetto che va sotto il nome di “contratto unico” è quello elaborato da Tito Boeri e Pietro Garibaldi, che si è tradotto nei disegni di legge Nerozzi al Senato e Bobba alla Camera. Lo considero un passo avanti nella direzione giusta, e per questo lo ho firmato anch’io; ma il mio progetto di riforma è  in larga parte diverso, molto più organico e ambizioso. 

Il “contratto unico” però è stato criticato anche dalla Cisl, un sindacato non accusabile di posizioni pregiudiziali… 
Quelle critiche erano rivolte
, appunto, al progetto Boeri-Garibaldi, non al mio, che è guardato invece con grande interesse dalla Cisl

l’intera intervista qui:

Pietro Ichino

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Un commento

  1. Grandissimo Professore. Condivido! Lucido, equilibrato e pragmatico. Come faccia a sopravvivere in mezzo alla bottegaia romana casta è degno della nostra massima ammirazione e plauso. Ichino è il leader che manca all’ottusa Leviatana partitocrazia di stato ed associata.
    Coraggio Professore

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