TASSE Più che sposarsi, per pagare meno tasse in certi casi conviene separarsi. Secondo l’Associazione per la legalità e l’equità fiscale(Lef), infatti, sono sempre più numerose le famiglie monoreddito che per risparmiare sull’Irpef decidono di percorrere la strada della falsa separazione matrimoniale. E nel caso di una famiglia con due figli e un imponibile monoreddito di 80mila euro, il risparmio può arrivare fino a 5mila euro: «Prima della separazione il marito pagava imposte per 29.170 euro. Se invece attua una finta separazione nella quale dichiara di dare un mantenimento di 20 mila euro alla moglie, ridurrà il proprio carico fiscale a 60mila euro. Non solo: passando anche un assegno per i figli consentirà di riapplicare le detrazioni a carico che sopra i 75mila euro di reddito si azzerano. La famiglia di finti separati nella nuova situazione dovrà presentare due dichiarazioni: il marito su 60mila euro di reddito, la moglie su 20mila euro. Alla fine, per il meccanismo della tassazione progressiva, il risparmio sarà di 4.519 euro: dai 29.170 euro pagati in precedenza dal marito si scende ai 24.651 euro versati in modo separato dai due coniugi. Oltra ad altri benefici: la casa tenuta a disposizione potrà essere ora considerata abitazione principale, tanto che non pagherà l’Ici e otterrà anche una riduzione della Tassa sui rifiuti» (Andrea Carli sul Sole 24 Ore).
da: VoceArancio » Blog Archive » La convivenza ora sfida il matrimonio.
MAPPE nel sistema dei SERVIZI alla persona e alla comunità, a cura di Paolo Ferrario 
Gli economisti più accreditati e seguiti, inclusi quelli nostrani che tra l’altro insegnano nelle grandi università del mondo, sostengono da anni che l’alta tassazione, sopratutto se ritenuta ingiusta da chi le tasse già le paga, induce a elusione, evasione, e inflazione, ovvero aumento dei prezzi. In Italia, o almeno in alcune aree d’interesse economico il rapporto tasse-pagate su servizi ricevuti (in valore), è ritenuto vessatorio. D’altra parte se la classe predatrice ( sistema pubblico allargato, debito pubblico escluso) e in parte nullafacente o fannullona và mantenuta in quanto portatrice di voti, come si fà??
Soluzioni drastiche non sono praticabili. Qualcuno tra gli esponenti dei 19 partiti e 1000 correnti ha la formula magica?
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pensa un po’, caro emilio, che il sistema politico da me prediletto è quello scandinavo dove vincono le elezioni le coalizioni che fanno pagare più tasse.
sono dunque ostile ai partiti che propagandano la riduzione delle tasse (tutti ormai, oggi)
anche una minima flessione delll’attuale carico fiscale travolgerebbe la ffagilissima politica dei servizi sociali su cui si impernia questo blog
sono invece molto favorevole al federalismo fsicale (a parità di tassazione) che obblighi gli amministratori locali a fare bene i conti
quanto a questo post: ho segnalato il dato perchè tutti in italia parlan di “famiglia”, santificano la famiglia e poi (anche i cattolici della ex dc) non hanno mai messo a regime un sistema di effettiva tutela
grazie, per il commento
ciao
paolo
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