Monsignor Sako ha paura. Teme che il suo Iraq si sgretoli. Che i voraci vicini si spartiscano le spoglie e i gruppi estremisti legati ad al-Qaeda intensifichino la loro crociata contro i cristiani. Preferisce non dilungarsi sull’ultimo comunicato di al-Qaeda, diffuso ieri, in cui i cristiani sono definiti «obiettivi legittimi».
Il suo primo pensiero va alla strage avvenuta lo scorso 31 ottobre nella cattedrale di Nostra signora del Perpetuo soccorso, a Baghdad. Quando un commando armato ha sterminato i fedeli. «58 morti e 67 feriti – ci spiega al telefono – È stata un’operazione preparata a tavolino. Con un obiettivo chiaro: uccidere il più alto numero di persone. I cristiani si sentono indifesi
da: Il Sole 24 ORE.
