Adam di Max Mayer, 2009

la malattia gli impedisce di comunicare secondo tutta la gamma affettiva. Eppure, anche se è difficile, l’incontro intersoggettivo si manifesta

tema: l’amore difficile

frasi da dialoghi:

non ci sarà mai un momento in cui ci guarderemo negli occhi e sapremo cosa esattamente prova l’altro”

certo sentirsi amati è una cosa importante … ma amare, ragazza mia, questo è indispensabile”


da: http://www.nonsolocinema.com/ADAM-di-Max-Meyer_20237.html::

Il regista è rimasto colpito da un’intervista, sentita alla radio, con una persona affetta dalla sindrome di Asperger. Ha effettuato approfondite ricerche sulla malattia e l’ha scelta, nel suo film, per trattare indirettamente una condizione umana universale. I problemi relazionali del protagonista rimandano al nostro quotidiano incontro/scontro con il diverso. Il contatto tra i due personaggi principali mette a confronto due punti di vista differenti: uno più razionale e determinato, l’altro più spontaneo e brillante.

…. Adam impara da Beth, ma anche Beth impara da Adam. Il film si apre con una citazione de Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry. Beth dice di essere come il pilota dell’aereo nel libro, Adam è invece il piccolo principe che insegna a tornare bambini.

Non serve per forza il lieto fine per questa storia romantica. Adam ha il pregio di non alimentare finte aspettative e di mostrarci la realtà per com’è. Un mondo di particolari da scoprire ed insolite esperienze quotidiane. Passeggiare in un parco di notte, guardare le stelle e imparare a sognare. «L’essenziale è invisibile agli occhi» diceva il piccolo principe e Adam ci svela quell’essenziale.

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