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Che Gheddafi resti o meno, poco importa: il governo-fantoccio che sorgerà sentirà la necessità di rinegoziare i contratti petroliferi siglati dal rais e, guarda caso, sarà l’Italia quella che ci rimetterà di più. Un sentito ringraziamento alle anime belle e ai rivoluzionari a oltranza che, in spregio a Berlusconi, stanno tifando per interessi opposti a quelli del proprio Paese (aver baciato la mano di Gheddafi non sarà stato un bel gesto, ma ricordo a tutti che Gordon Brown, per qualche contratto alla British Petroleum, ha rilasciato l’attentatore di Lockerbie, quindi hanno poco da darci lezioni in Europa).
Insomma, lo scopo strategico è chiaro: destabilizzare Mediterraneo ed Europa senza limiti di tempo – non lo dice Mauro Bottarelli, lo ha scritto George Friedman nero su bianco – affinché la Cina commerci solo con gli Usa. Una riprova? Ce la fornisce Monsignor Innocenzo Martinelli, Vescovo di Tripoli: «Io resto. Restano anche le suore. La situazione è calma, i media ne raccontano di balle. Si sentono spari solo la sera e la notte».
D’altronde, non vi pare strano che la rivoluzione di Twitter, Skype e Facebook non abbia permesso la pubblicazione di una sola immagine dei fantomatici bombardamenti sulla folla? Vogliamo poi parlare della balla colossale delle fosse comuni sulla spiaggia?
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da: FINANZA/ La crisi che piace agli Usa per “ricattare” la Cina | Pagina 1.
