Debutta il federalismo e i comuni riceveranno meno soldi: Comuni erbesi nei guai – Cronaca – La Provincia di Como

Debutta il federalismo e i comuni riceveranno meno soldi. Una variazione in negativo di alcune migliaia di euro, su quelle che sono le proiezioni del ministero degli interni sulle attribuzioni finanziarie da federalismo municipale. Erba passerà da circa tre milioni di euro percepiti per il 2010 a circa due milioni e novecentomila per il 2011, Albavilla da 960mila euro a 927mila, Albese con Cassano da 973mila euro a 913mila, Asso da 677mila a 661mila, Canzo da circa un milione a 994mila euro, Lurago d’Erba da 710mila euro circa a 730mila, Rezzago da 120mila circa a 97mila, Magreglio da 123mila a 100mila, Orsenigo da 629mila a 572mila, Caslino da 467mila a 439mila, Longone al Segrino da 446mila a 351mila. Insomma è un federalismo municipale, in questa prima fase, che giova davvero a pochi.
Bisogna poi aggiungere che i trasferimenti 2010 erano già susseguenti a dei decisi tagli, per fare solo due esempi: Erba aveva perso circa 400mila euro e Canzo 134mila. Quindi Erba in soli due anni passa dall’introitare tre milioni e 421mila euro ad una proiezione del ministero che fissa a due milioni e 905mila il percepito, perdendo mezzo milione di euro.
Va detto che si tratta di proiezioni sul 2011 e nel confronto con l’anno precedente vedono tagli minori rispetto a quelli applicati nel 2010, quando ancora non si parlava di federalismo municipale. A regime poi le attribuzioni finanziare federali dovrebbero andare nel 2014: certo il debutto non fa ben sperare. Nel 2011 la nuova legge introdurrà la cedolare secca sugli affitti, darà modo di aumentare l’addizionale Irpef e di applicare una tassa soggiorno sui turisti e una tassa di scopo per le opere pubbliche. La riforma fiscale vera e propria partirà nel 2014 con la sua entrata l’Ici sulla seconda casa e sugli immobili commerciali sarà sostituita dall’imposta municipale Imu (aliquota 7,6 per mille).
Il rischio e comunque, secondo Luca Gaffuri del Partito Democratico, che i minori introiti per i Comuni e la maggiore libertà li portino a mettere le mani nelle tasche dei cittadini: «Il processo verso il federalismo avviatosi in questi giorni – spiega Gaffuri – è positivo per la maggiore vicinanza tra il luogo del prelievo e dove questo viene speso, ma il federalismo pensato dal governo prevede tagli rilevanti che mettono a rischio i servizi sociali . Il rischio è che i comuni per garantire i servizi necessari incrementino le imposte».
Per il Pd non è questo il federalismo atteso: «Si tratta di una svolta più annunciata che realmente realizzata, in cui restano molte funzioni e risorse a livello nazionale».
Il segretario di Erba della Lega Nord Marco Coira non concorda: «Si continua a dare le colpe degli aumenti dei costi e delle maggiori tasse, al federalismo, ma se in realtà non è ancora partito. I tagli c’erano prima e ci saranno in futuro, ma non si scarichi tutte le colpe sul federalismo, il problema è che mancano i soldi».

Coira respinge le considerazioni e le proiezioni che vedono i comuni meno ricchi con la scelta federale: «Il federalismo a regime andrà nel 2014, questa è solo una bozza di cosa accadrà, per dare una valutazione attendibile serve solo aspettare».

Roma taglia altri fondi Comuni erbesi nei guai – Cronaca – La Provincia di Como.

Lascia un Commento se vuoi contribuire al contenuto della informazione