Napoli sepolta dai rifiuti è metafora dell’Italia. Sotto il Vesuvio il guaio l’abbiamo fatto tutti quanti; non ne verremo fuori se gli uni continuano a darne la colpa agli altri e a pretendere di essere capaci di risolvere il problema da soli. Lo stesso discorso vale per il debito pubblico: almeno il primo tratto della strada per uscirne dobbiamo farlo tutti insieme
Pietro Ichino | NESSUNO DEI DUE POLI OGGI CE LA PUÒ FARE DA SOLO.

Insisto ne definire Pietro Ichino un grande, saggio uomo.
Peccato che i giochi di potere non siano per lui, Il PD sta discettando tra Tedesco e Penati, (scommetto che dal confronto uscirà vincitore Penati) ovvero quale dei due è da “Epurare”, vedasi l’articolo sul l’Inkiesta di oggi e relativo commento, interessante l’idea dell’autore circa l’esistenza, all’interno del PD di “Cerchi Magici”, cosa spiegabile con la struttura un po’ arretrata del Partito.
Anche sulla “Voce” di oggi c’è un articolo interessante sull’urgenza delle “Misure Economiche” da prendere “Ieri”.
Su IBL, altri articoli interessanti scritti da competenti. Questa mattina presto, al bar tra chi va al lavoro ho sentito ancora commenti di disprezzo sulla classe politica in generale. Credo si andasse alle elezioni in settembre avremmo molte sorprese inclusa l’ingovernabilità del paese e un ulteriore radicalizzazione delle differenze Nord-Centro-Sud. Altro che Napoli e De Magistris, quella è piccola cosa.
Più andiamo avanti più ho la sensazione che il livello dello stallatico, mediatico e non aumenti più dei rifiuti di Napoli. Un esercito di Bonze di tutti i colori è pronto a disperdere letame su tutto e tutti.
Tristi periodi ci aspettano.
Intanto a Roma si celebrano gli ultimi fasti e si bevono gli ultimi boccali di vino speziato. Tra poco tutti ad acqua!
Auguri per la dieta
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