Gli operatori finanziari, quelli che vendono e comprano ogni giorno titoli e obbligazioni, praticamente tutti, praticamente senza eccezione, stimano e calcolano che a quota 200 il Btp italiano potrebbe tornare in un colpo. E quel colpo si chiama dimissioni di Berlusconi. Non lo scrivono in nessuna tabella, non compare in nessun indice bancario o di Borsa, ma è questa la quotazione stimata: cento punti base di sollievo per il debito italiano se Berlusconi se ne va. E i mercati finanziari la danno come una notizia, non un’opinione. Per loro la “discontinuità” di cui parla l’appello-manifesto di Confindustria, sindacati, banche, commercianti, artigiani, agricoltori è questo e non altro: quei cento punti e come si incassano. Per loro la mossa di “sopravvivenza” di cui ha parlato Giorgio Napolitano ha questa forma e questa sostanza: dimissioni e si ricomincia da quota 200, dalla “normalità” dei mercati.
da Cento punti di spread guadagnati, il mercato “fissa” le dimissioni di Berlusconi | Blitz quotidiano.
