VITA DA BOHEME, di AKI KAURISTAMI, 1992

Sono almeno una diecina, tra muti e sonori, i film ispirati al romanzo

(1847-49) di Henri Murger che nel 1896 fu messo in musica (La Bohème)

da G. Puccini su libretto di Illica e Giacosa. Il film del finnico A. Kaurismäki

è ambientato in una Parigi dei giorni nostri quasi astratta; i personaggi

sono artisti e poveri, ma tra i quaranta e i cinquanta anni, spesso

immigrati; invece di Puccini, musica di Mozart, valzerini francesi, voci di

Moulodji e S. Reggiani e una triste canzone giapponese per la morte di

Mimì. I fatti sono press’a poco gli stessi, ma privi di aura romantica,

raffreddati da una recitazione atonale e da un umorismo impassibile.

Citazioni a iosa e 2 comparse speciali: i registi Louis Malle e Samuel

Fuller. Impregnato di un’allegria da naufraghi che non esclude né dignità

né tenerezza.

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