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Tutti i progetti di volontariato sono stati sospesi dall’ufficio nazionale per effetto di una sentenza del tribunale del lavoro di Milano. L’ordinanza è quella del 9 gennaio, che ha accolto il ricorso di uno studente pachistano di 25 anni (da 15 residente in Italia) al quale era stato impedito di partecipare al servizio “perché straniero”. Con una sentenza senza precedenti, il giudice ha ritenuto la norma discriminatoria e ha imposto la riformulazione del bando per consentire anche ai non italiani di parteciparvi.
“A questo punto non possiamo far altro che posticipare le partenze dei ragazzi – spiega Paolo Molinari, direttore vicario dell’ufficio nazionale del servizio civile – Abbiamo già fatto ricorso, ma i tempi per l’udienza d’appello non saranno brevissimi. Fino a quel momento non possiamo far altro che sospendere tutto”. Se l’iter giudiziario dovesse protrarsi, il blocco dei nuovi progetti rischierebbe di durare diversi mesi. Per questo, nei prossimi giorni, si cercherà una soluzione di compromesso. “Potremmo decidere di non avvalerci dell’ordinanza – spiega Alberto Guariso, il legale che ha predisposto il ricorso al tribunale del lavoro – a patto che si avvii, anche sotto impulso del ministero per l’Integrazione, un percorso giuridico che già dal prossimo anno accolga gli stranieri nei progetti di volontariato”.
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da Servizio civile, alt ai progetti restano a casa 18.000 giovani – Milano – Repubblica.it.
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