Cinema Gloria di Como: programmazione dei film di febbraio 2012

i LUNEDì del CINEMA
cinema internazionale d’arte
16 gennaio/4 giugno 2012
Cinema Gloria via Varesina Como
Intero € 7  Ridotto € 6  Tessera 20 film € 70
Gentili spettatori
vi inoltriamo il programma del mese di febbraio segnalandovi un cambiamento di programmazione, con l’inversione delle proiezioni del 6 e del 27 febbraio. Rispetto al programma annunciato il film RESTLESS è spostato al 27 febbraio ed il film IO SONO LI anicipato al 6 febbraio.
Buona visione
6 febbraio
  IO SONO LI di Andrea Segre
Regia: Andrea Segre Sceneggiatura: Marco Pettenello, Andrea Segre Fotografia: Luca Bigazzi Montaggio:Sara Zavarise Musica: François Couturier. Interpreti: Zhao Tao, Rade Serbedzija, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston. Italia/Francia 2011. 96 minuti.
“L’idea del film nasce da due esigenze: da una parte la necessità di trovare in una storia, allo stesso tempo realistica e metaforica, il modo per parlare del rapporto tra individuo e identità culturale, in un mondo che sempre più tende a creare occasioni di contaminazione e di crisi identitaria; dall’altra la voglia di raccontare due luoghi importanti per la mia vita e molto emblematici nell’Italia di oggi: le periferie multietniche di Roma e il Veneto, una regione che ha avuto una crescita economica rapidissima, passando in pochissimo tempo da terra di emigrazione a terra di immigrazione”. Andrea Segre
13 febbraio
PINA di Wim Wenders
Regia: Wim Wenders Sceneggiatura: Wim Wenders Fotografia: Hélene Louvart Montaggio: Toni Froschhammer Colonna sonora: Thom Interpreti: Pina Bausch e la compagnia teatrale del Tanztheater di Wuppertal. Germania/Francia 2011. 106 minuti.
“No, non c’era nessun uragano che spazzava il palcoscenico c’erano solo… persone che danzavano, che si muovevano in modo diverso da quello che conoscevo e che mi commuovevano come mai nient’altro prima. Quella non era danza, né pantomima o balletto, e meno che mai opera. Pina è, lo sapete, la creatrice di una nuova arte. Il Tanztheater – teatro-danza. Il movimento in sé non mi aveva mai emozionato, lo davo per scontato. Uno si muove, e basta. Tutto si muove. Solo attraverso il Tanztheater di Pina ho imparato ad apprezzare movimenti, gesti, pose, comportamenti, il linguaggio del corpo e a rispettarli. Ogni volta che vedo una sua coreografia, anche per la centesima volta, resto come folgorato e ri-imparo che la cosa più ovvia e più semplice è anche la più commovente: custodiamo un tesoro nel nostro corpo! La capacità di esprimerci senza parole. E quante storie possono essere raccontate senza pronunciare una sola frase”. Wim Wenders
20 febbraio
FAUST di Aleksandr Sokurov
Regia: Aleksandr Sokurov Sceneggiatura: Aleksandr Sokurov Fotografia: Bruno Delbonnel Montaggio:Jörg Hauschild Interpreti: Johannes Zeiler, Hanna Schygulla, Georg Friedrich, Joel Kirby. Russia 2011. 130 minuti.
Mostra del Cinema di Venezia 2011 Leone d’oro Miglior film.
“Il “Faust” è l’ultima parte della mia tetralogia sulla natura del potere. I protagonisti dei tre film precedenti erano personaggi storici realmente esistiti. L’immagine simbolica di Faust conclude la galleria dei ritratti dei grandi “giocatori” che hanno perso le più importanti “partite” della loro vita. Tra questi ritratti il Faust sembra fuori posto, un eroe quasi da museo, un eroe letterario, che cosa ha in comune con le figure degli altri personaggi storici, portati al vertice del potere? L’amore per le parole a cui si crede con tanta facilità ed una patologica infelicità nell’esistenza quotidiana. Il male è riproducibile e ha una sua formula letteraria proposta da Goethe: “Le persone infelici sono pericolose”. Aleksandr Sokurov
27 febbraio
RESTLESS di Gus Van Sant
Regia: Gus Van Sant Sceneggiatura: Jason Lew Fotografia: Harris Savides Montaggio: Elliot Graham Scenografia: Anne Ross Costumi: Danny Glicker Musica: Danny Elfman. Interpreti: Mia Wasikowska, Henry Hopper, Jane Adams, Ryo Kase.
Stati Uniti 2011. 91 minuto.
“Una delle tecniche che utilizzo, e che ho sperimentato per la prima volta in “Milk”, è dirigere una performance senza dialogo degli attori, che si muovono sulla scena in silenzio, interiorizzando le battute ed esprimendo le loro emozioni solo con gli occhi e il volto. Abbiamo fatto una performance silenziosa per ogni scena. L’idea è che gli attori sentano l’energia tra loro e seguano il ritmo della scena; in questo modo emergono aspetti che non cogli o non capisci se ci parli sopra. A volte si ottiene la reazione migliore degli attori nelle performance mute. Anche se una scena prevede il dialogo, possiamo tagliare da qualcuno che sta parlando a un altro che non parla, e quel momento ‘non parlato’ è un bel momento, colto nella ripresa muta, che altrimenti non avresti avuto. Le riprese mute sono utili quando capisci che le parole non sono necessarie per spiegare la scena. Ci sono anche altre ragioni, ci aiuta molto nel montaggio, ma le giro perché di solito, da qualche parte, c’è bisogno che sia il silenzio a raccontare la storia”. Gus Van Sant

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