Perché in Siria continua la strage di civili indifesi e il mondo non fa nulla? di Giorgio dell’Arti

La comunità internazionale non può intervenire?

C’è l’opposizione di Cina e Russia, a cui non garba che un rovesciamento di Assad consegni agli Usa una postazione strategicamente essenziale, e che oggi è fortemente sostenuta dall’Iran. Sciiti a Teheran e sciiti a Damasco, sia pure nella versione minoritaria costituita dagli alauiti. Non c’è questione di petrolio, di cui la Siria è poco provvista. A parte il fatto che una risoluzione Onu che autorizzasse l’intervento dei caschi blu per metter sarebbe un pericoloso precedente: Pechino e Mosca, quando gli pare il momento, non esitano certo a massacrare i loro. C’è adesso però un tentativo di mediazione di Kofi Annan, incaricato dall’Onu e dalla Lega araba. Annan ha incontrato Assad e gli ha chiesto la fine della violenza e l’apertura di corridoi umanitari, attraverso cui mettere in salvo i feriti e favorire l’esodo di chi vuole andarsene. Sarebbe un primo segnale di buona volontà. Ma mi pare impossibile che Damasco possa accettarlo. Finora i siriani fuggiti sono 230 mila. Assad ha fatto minare i confini con Libano e Turchia per scoraggiare le fughe. La Bbc ha intervistato uno sminatore professionista, il quale ha sostenuto di aver disinnescato 300 ordigni nell’area di Hasanieih.

Dica la verità: il Paese è tutto contro Assad, il quale sta in piedi solo grazie alla resistenza di un pugno di uomini ferocissimi e armati fino ai denti.

No, non è così. Anche se qui si vede un’altra versione della lotta tra la maggioranza sunnita e la minoranza sciita, il 70% del Paese starebbe ancora con Assad. Così scrive da ultimo il New Yorker, nel servizio da laggiù firmato da Jon Lee Anderson. Laggiù non è solo questione di sciiti e sunniti, ci sono 47 etnie e un buon 10% è cristiano (e sta di preferenza con Assad). Tra i ribelli si sono infiltrati i fondamentalisti di al Qaeda e i Fratelli Musulmani. Quindi, un’altra delle ragioni per cui l’Occidente – pur esecrando la carneficina – esita a far cadere Assad è questa: che il prossimo regime potrebbe esser peggio dell’attuale.

tutto l’articolo qui: ALTRI MONDI.

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