Rassegniamoci al fatto che l’Occidente ha perso la guerra contro il terrorismo islamico fuori di casa nostra, dal momento che stiamo trattando il nostro ritiro, o più esplicitamente la nostra resa, con i talebani, i salafiti, i Fratelli Musulmani e forse con la stessa Al Qaida nell’illusione che ci lascino in pace almeno dentro casa nostra.
Ma la nostra casa già brucia! L’invasione islamica è già in atto! Gli attentati terroristici verificatisi anche recentemente sono solo la punta dell’iceberg di una struttura del radicalismo islamico solida, diffusa e incontenibile a causa del nostro relativismo e buonismo. A questo punto ritiriamoci subito per difenderci dentro casa nostra dallo stesso nemico globalizzato e ormai autoctono, che ha la nostra stessa cittadinanza, che è nato o comunque cresciuto tra noi, ma che ci ha condannato a morte per il semplice fatto di essere cristiani, ebrei, laici, atei, infedeli, apostati. Affrettiamoci a far arretrare il fronte di prima linea che va dall’Afghanistan, Irak, Iran, Pakistan, Indonesia, India, Yemen, Somalia, Libano, Territori palestinesi, Sudan, Libia, Egitto, Tunisia, Marocco, Siria, Kenya e Nigeria all’interno delle nostre frontiere.
Il primo passo da fare è scardinare la filiera che parte dalle moschee dove si predica l’odio.
l’intero Adesso fermiamo l’invasione islamica – Esteri – ilGiornale.it.