“Guardi, io non mi stancherò mai di ripeterlo: la democrazia non si può regalare come una stecca di cioccolata. La democrazia bisogna conquistarsela. Per conquistarsela bisogna volerla. Per volerla bisogna sapere cos’è. Gli iracheni non lo sanno. Ancor meno la capiscono. E di conseguenza non la vogliono. Non tanto perché sono diseducati da ventiquattr’anni di dittatura feroce quanto perché sono mussulmani: assimilati dalla teocrazia e incapaci di scegliere il proprio destino. La teocrazia non insegna a ragionare, a scegliere, a decidere il proprio destino. Insegna a subire ubbidire servire un Dio che è un padrone assoluto, un sovrano che controlla ogni momento e ogni aspetto della tua vita, un tiranno peggiore di Saddam Hussein. Forse tra un secolo o due questo cambierà. Ormai il mondo si evolve alla svelta. Ma oggi come oggi la realtà è quella, e non ammetterlo è pura demagogia. Ieri ho visto un documentario dove una donna colta e intelligente, una architetta di Bagdad, indossava gli abiti imposti dal Corano e diceva: ‘I hope so much that we will reach democracy. Islamic style, of course. Spero tanto che si arrivi alla democrazia. Stile islamico, beninteso’. Stile islamico. Cioè regolata dai mullah, dagli imam, dalle leggi di Maometto, dal Dio padrone assoluto. Illudersi che quelle elezioni possano cambiare le cose è una scemenza.”
(Oriana Fallaci, da Oriana Fallaci intervista sé stessa).
