Marco Travaglio, Chi perseguita Sallusti? Sallusti, da L?Espresso 13 dicembre 2012

l’unico a chiedere che Sallusti finisca dietro le sbarre è Sallusti. Prima che il caso finisse in Cassazione, gli avevamo suggerito di rettificare la notizia falsa (che, cioè, il giudice tutelare Cocilovo avesse costretto una minorenne ad abortire contro la sua volontà), scusarsi con la vittima e risarcire il danno in cambio del ritiro della querela, che avrebbe estinto il processo. Cocilovo si disse disponibile, ma Sallusti proclamò di non aver nulla da rettificare e tuonò contro la “sentenza politica”.

COSI IL PROCESSO APPRODÒ in Cassazione e il 26 settembre giunse la condanna definitiva. Battista invita gli “antipatizzanti” a “dare anche loro la notizia giusta”: a suo dire Sallusti sarebbe stato condannato “perché il direttore responsabile di un giornale, che porta la responsabilità di un articolo diffamatorio senza esserne l’autore, è bollato da una sentenza come soggetto pericoloso” e “delinquente abituale”. E’ quel che dice pure Sallusti, convinto di essere stato condannato per l'”omesso controllo” sull’articolo di “Dreyfus” alias Renato Farina. Evidentemente anche lui ignora la sua sentenza. L’hanno firmata due giudici ipergarantisti: Aldo Grassi (vecchio amico di Carnevale) e Antonio Bevere. I quali ricordano che dal 2007 a oggi “Libero (allora diretto da Sallusti, ndr) non ha mai agito per sanare la falsità della notizia”. Anzi, cinque giorni dopo l’articolo di Dreyfus, quando il falso era già stato smentita da Ansa, GrRai e vari quotidiani,rincarò la dose con un pezzo di Carlo Taormina. Il che “rafforza ulteriormente il dolo del reato”. Perciò Sallusti è stato condannato fin dal primo grado non per omesso controllo (reato colposo “mai contestato all’imputato”), ma per concorso doloso in diffamazione “animata da coscienza, volontà… e consapevolezza di aggredire la reputazione altrui”.

 

La pena, come ha scritto qualcuno, è sproporzionata? In casi normali, sì. Anche per i supremi giudici, il carcere senz’attenuanti è un'”ipotesi eccezionale”, ma qui dipende dalla “spiccata capacità a delinquere” di Sallusti (che, con buona pace di Battista, non è un insulto, ma un termine tecnico per definire chi vanta “precedenti penali”, e Sallusti aveva già 7 condanne definitive) e dalla “gravità del fatto e del danno”.

da http://espresso.repubblica.it/dettaglio/e-sallusti-che-perseguita-sallusti/2196083

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