MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE – Revisione spesa – Programma di lavoro del Commissario Carlo Cottarelli – 12.11.2013

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE – Revisione spesa – Programma di lavoro del Commissario Carlo Cottarelli – 12.11.2013

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Un commento

  1. Di seguito invio lo Schema di Riforma Strutturale della Sanità che oltre a migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie consegue una forte riduzione della spesa sanitaria.

    Tale riforma si ispira al modello degli istituti di assicurazione statunitensi ma tiene conto della realtà attuale della sanità italiana.

    Cordialmente,

    Michele Russo – Roma 335 5311675 http://www.michelerusso.org

    Schema di Riforma Strutturale della Sanità

    Questa Riforma della Sanità si ispira al modello degli istituti di assicurazione statunitensi ma tiene conto della realtà attuale della Sanità italiana.
    ___________________

    Vantaggi:

    – Risparmio della spesa sanitaria: -30% col 1° Modulo;
    – Innalzamento dell’efficienza e della qualità delle prestazioni medico-sanitarie;
    – Azzeramento delle liste di attesa;
    – Gestione, controllo e verifica dell’intera spesa sanitaria in tempo reale;
    – Maggiore equità sociale, mediante la modulazione della contribuzione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini: da nessuna spesa per i cittadini indigenti, al 100% per i cittadini con alto reddito.
    – Il risparmio e i ricavi dalle vendite potrebbero andare a decurtare il debito pubblico.

    Svantaggi:

    – NESSUNO (Fatta eccezione per i medici svogliati e incompetenti).

    Progetto concepito in 3 Moduli.

    1° Modulo
    (Con il seguente 1° Modulo si otterrebbe un risparmio di circa il 30% della spesa sanitaria e un sensibile incremento della professionalità dei medici.)

    1- I medici di medicina generale, ex medici di base

    Gli studi medici dovranno dotarsi di computer e di programma vidimato su cui registrare ogni visita effettuata – come avviene negli ospedali – secondo la consueta scheda (a-sintomi dichiarati dal paziente; b-procedure e rilievi della visita effettuata; c-diagnosi; d-prescrizioni di cura). Copia della scheda registrata dovrà essere: 1- inviata al computer centrale presso l’ASL; 2- controfirmata e consegnata al cittadino-paziente.

    I computer dei suddetti studi medici dovranno essere collegati in rete al computer centrale situato presso l’ASL, da dove i funzionari preposti potranno visionare in tempo reale e con cadenze scelte, tutte le operazioni registrate.
    Così facendo il controllo sulle visite, sugli esami e sulle prescrizioni dei farmaci potrà essere triplice: 1- per via telematica diretta; 2- secondo protocolli e parametri statistici; 3- attraverso ispezioni in loco.

    Per un servizio al di sopra delle parti e per la salvaguardia della privacy i nominativi dei cittadini-pazienti presso il computer centrale potranno apparire criptati.

    (Il sistema di controllo è utilizzato da ogni Istituto di Assicurazione erogatore dei servizi sanitari negli USA)

    Il controllo, possibile anche da parte del cittadino direttamente interessato, farebbe crescere la responsabilità e la qualità del servizio erogato dal medico ex di base verso il cittadino-paziente, attualmente molto scarse, per usare un eufemismo, nonché farebbe crescere la produttività.

    Infatti, una buona percentuale di patologie potrebbe essere curata oggi direttamente dal medico in ambulatorio, data anche la facile diffusione dei Protocolli medici; ovvero potrebbero essere curati da modesti poliambulatori, previsti col secondo modulo.

    In questo modo si otterrebbero, da un lato una maggiore, direi adeguata produttività dei medici di medicina generale e dall’altro lato un consistente alleggerimento delle strutture ospedaliere.
    In più, tale sistema consentirebbe di ottenere un archivio storico dello stato di salute di ogni cittadino-paziente.

    Con tale 1° Modulo si otterrebbe un risparmio di circa il 30% della spesa sanitaria e un sensibile incremento della professionalità dei medici in generale.

    2° Modulo (Con il seguente 2° Modulo si otterrebbe l’azzeramento delle liste di attesa e non solo.)

    Realizzare un sistema dinamico dell’offerta sanitaria, di qualità e di variabilità, con dislocazione spontanea delle strutture sull’intero territorio, anche in alternativa all’ospedale, regolata principalmente dall’incontro della domanda e dell’offerta.
    Nel modo seguente:

    – Passare dall’attuale retribuzione a “cranio” per i medici di medicina generale, alla retribuzione per prestazioni secondo Protocolli Sanitari stabiliti, come avviene negli Istituti di Assicurazione USA;
    – Liberalizzare l’accesso all’esercizio della professione dei medici di medicina generale;
    – Consentire agli studi medici di associarsi e di organizzarsi in poliambulatori, dove poter offrire prestazioni mediche specialistiche in studio e a domicilio, anche in alternativa alla guardia medica, eventualmente in connessione con le prestazioni da laboratorio;
    – Favorire l’apprendistato da parte di giovani medici, in modo da migliorare le loro capacità ed esperienze.
    – Maggiore equità sociale, mediante la modulazione della contribuzione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini: da nessuna spesa per i cittadini indigenti, al 100% per i cittadini con alto reddito.

    – Con tale 2° Modulo si otterrebbe l’azzeramento delle liste di attesa e non solo.

    3° Modulo

    – Vendita delle strutture sanitarie (ospedali, ecc.) ai privati;

    Il risparmio e i ricavi dalle vendite potrebbero andare a decurtare il debito pubblico.

    Il progetto è pensato in tre moduli, ovvero in tre fasi, solo per consentire che la prima fase, possibile fonte di conflitti sociali, possa essere bene assorbita prima di passare alla seconda fase “dinamica” e poi alla terza fase di dismissione della gestione pubblica.

    – Il Servizio delle Farmacie

    Le farmacie (spero, liberalizzate) dovranno vendere i medicinali col sistema “all’ingrosso”, ovvero dovranno dotarsi di contenitori dai quali attingere le relative dosi prescritte dal medico con ricetta – come avviene negli ospedali.
    In questo modo si otterrebbe un abbattimento dei costi delle confezioni, dei trasporti, della pubblicità, degli arredi, ecc.; nonché un minore spreco dei quantitativi, perché i medici dovranno prescrivere i farmaci secondo il principio attivo e con le dosi adeguate alla specifica patologia.

    Michele Russo – Roma 335-5311675 michelerusso2005@yahoo.it

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