Le future Regioni secondo la Società geografica italiana, 2013

Trentuno o trentasei nuove regioni a statuto speciale per ‘ridisegnare’ l’assetto territoriale, amministrativo e giuridico dell’Italia, con una riorganizzazione  territoriale e un miglioramento dei servizi, a fronte di un  abbattimento dei costi. E’ la proposta che la Società geografica italiana ha elaborato, in collaborazione con il ministero per gli Affari regionali e le Autonomie,  e che è stata presentata il 10 dicembre alla stampa.
Si tratta di possibili ‘nuovi’ ambiti regionali “che non  escludono le dimensioni provinciali e regionali attuali, ma le ridefiniscono in ragione della dinamica degli eco-sistemi urbani quale fondamento della possibile competitività, della coesione economica e  della valorizzazione dei contesti territoriali. Il disegno che ne emerge, “suscettibile di un inevitabile dibattito politico, prevede  inoltre la definizione di livelli di aggregazione comunale (e non di un accorpamento delle province), volti a perseguire adeguatezza  funzionale e sensibili risparmi di spesa”.

Un disegno dell’Italia, quindi, ”in regioni assolutamente  autonome che possano legiferare in completa autonomia, in rispetto di  quanto previsto dall’art. 5 relativamente alla promozione delle  autonomie favorendo il decentramento amministrativo”.

CARTINA_SGI_aggiornata

da  newsletter – Regioni.it.

Lascia un Commento se vuoi contribuire al contenuto della informazione