Legge elettorale: illegittimità costituzionale legge n. 270/2005, dicembre 2013

Legge elettorale: illegittimità costituzionale legge n. 270/2005
La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. 
Quirinale: “Doveroso riformare la legge elettorale” – “La decisione della Corte Costituzionale non può aver stupito o colto di sorpresa chiunque abbia ricordo delle numerose occasioni in cui sono intervenuto per sollecitare fortemente il Parlamento a intervenire modificando la legge elettorale del 2005 almeno nei punti di più dubbia costituzionalità.
Dichiarazione del Presidente della Repubblica Napolitano:

“Doveroso riformare la legge elettorale”

“La decisione della Corte Costituzionale non può aver stupito o colto di sorpresa chiunque abbia ricordo delle numerose occasioni in cui sono intervenuto per sollecitare fortemente il Parlamento a intervenire modificando la legge elettorale del 2005 almeno nei punti di più dubbia costituzionalità. Questi erano stati segnalati dalla stessa Corte Costituzionale già nelle sentenze emesse nel gennaio 2008 e nel gennaio 2012 esaminando le richieste di referendum abrogativi della legge vigente”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Napoli al margine del convegno ‘Beni culturali e terzo settore’. “Il problema era, in effetti, e resta quello – ha aggiunto il Capo dello Stato – dell’espressione d’una volontà politica del Parlamento tesa a produrre finalmente la riforma elettorale giudicata necessaria da tutte le parti. Diventa ormai imperativa tale espressione di volontà, attenta a ribadire il superamento, già sancito dal 1993, del sistema proporzionale e a ribadirlo insieme con l’introduzione di modifiche costituzionali per quel che riguarda almeno il numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo paritario”.
Alla domanda di un giornalista se l’attuale Parlamento è legittimato ad operare, il Presidente Napolitano ha risposto: “La sentenza della Corte Costituzionale espressamente si riferisce al Parlamento attuale dicendo che esso può ben approvare, in qualsiasi momento, una nuova legge elettorale. E’ la Corte stessa che non mette in dubbio che ci sia una continuità nella legittimazione del Parlamento”.

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