Augusto e il Califfo, il fascino e la paura. Per lo storico Andrea Giardina si tratta di due visioni opposte del potere – La Stampa dicembre 2016

Il Califfo e Augusto, lo Stato islamico e l’Impero romano. Impresa paradossale cercare analogie o punti di contatto. Eppure malgrado siano antitetici, fra i fasti (e pure il declino) dell’antica Roma e il sedicente Stato islamico un punto in comune c’è: entrambi rappresentano uno choc, una rimescolamento dell’ordine mondiale. La nascita e il tracollo di Roma hanno provocato cambiamenti, riscritto confini, amalgamato culture e generato nei secoli successivi le nazioni; l’avvento dell’Isis è il tragico epilogo di una rivoluzione nel mondo islamico che risale al 1979 e che ha eroso – complice la fine della contrapposizione dei blocchi Est/Ovest – la stabilità novecentesca. «Comunque andrà a finire la guerra contro l’Isis – spiega lo storico della Normale di Pisa Andrea Giardina – il mondo non sarà più lo stesso e nuovi attori saranno protagonisti sulla scena, da Putin a Erdogan. Ma soprattutto c’è il rischio concreto di vedersi dinanzi a un mondo che si incammina verso la Terza guerra mondiale

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Sorgente: Augusto e il Califfo, il fascino e la paura – La Stampa

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