Terrore a Manhattan. Un immigrato uzbeko di 29 anni a bordo di un furgone investe alcuni ciclisti vicino al World Trade Center prima di essere ferito e arrestato dalla polizia.
Almeno otto le vittime, 15 i feriti. I testimoni raccontano che l’autista, il jihadista residente in Florida, urlava “Allah u Akbar”. Il sindaco de Blasio promette che “sarà fatta giustizia” ma come racconta Paolo Mastrolilli questo attentato lascerà il segno perché ha portato a New York la “sindrome europea” dei nuovi attacchi terroristici.
http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Halloween-blindato-dopo-attentato-f3301fc5-f506-4e7b-b863-18a95621d2dd.html#foto-1
E’ caccia ai complici di Sayfullo Saipov, il diciannovenne jihadista che martedì ha ucciso otto persone a New York.
Le indagini puntano a una cellula uzbeka che potrebbe essere attiva negli Stati Uniti. L’attacco è stato pianificato per settimane.
Come scrive Lorenzo Vidino, nonostante «negli ultimi anni le autorità di New York siano riuscite a smantellare svariate cellule jihadiste, era inevitabile che, prima o poi, una di quelle forme di attacco spontanee e rudimentali, riuscisse a mietere vittime nella fortezza».
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