Gli hotspot sono strutture allestite per identificare, registrare e raccogliere le impronte digitali dei migranti. In Europa se ne parla almeno da tre anni, anche se non si sono mai creati dei centri integrati con personale europeo e nazionale e soprattutto non sono mai stati finanziati dall’Ue.
Ora l’Italia chiede che vengano allestiti, con finanziamenti comunitari, nei Paesi di origine dei migranti o nei Paesi di transito, come Libia, Tunisia o Egitto.
Francia e Spagna invece sono a favore di centri hotspot in territorio europeo. I Paesi di Visegrád ne vorrebbero creare almeno un paio nei Balcani.
I migranti dovrebbero essere trattenuti negli hotspot fino alla conclusione di tutte le operazioni di identificazione .
