Come molti sapranno, tra i tanti giochi di prestigio previsti nella legge di Stabilità, uno riguarda un provvedimento che ha modificato il meccanismo delle indicizzazioni delle pensioni che sarebbe dovuto scattare dal primo gennaio del 2019. Al contrario di quanto previsto dai governi passati, l’incremento annuo dell’1,1 per cento dell’assegno delle pensioni non varrà per tutti, ma soltanto per coloro che hanno trattamenti fino a 1.524 euro lordi, tre volte il minimo previsto dall’Inps. Per tutti gli altri, ovvero per circa 2 milioni e 800 mila pensionati, ci saranno tagli nel prossimo triennio pari a 3 miliardi e 651 milioni, il che significa che in media ogni pensione superiore ai 1.524 euro perderà, come ha calcolato ieri il senatore del Pd Antonio Misiani, circa 1.304 euro tra il 2019 e il 2021.
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