È la Giornata mondiale della menopausa, 19 ottobre 2019

La Repubblica: «In medicina la parola menopausa indica l’ultima mestruazione. Tutto inizia perché le ovaie non hanno più abbastanza follicoli per dare il via all’ovulazione: le mestruazioni cominciano a essere irregolari, prima saltano, poi sembrano non finire più. E dopo qualche tempo c’è lo stop definitivo. Quel momento arriva, in media, con i 50 anni.

“Se si considera l’allungamento della vita media, vuol dire vivere i restanti 35-40 anni senza gli ormoni sessuali: un periodo lunghissimo”, spiega Annamaria Colao, professore di Endocrinologia all’Università Federico II di Napoli.

Le conseguenze non riguardano solo il benessere, con i ben noti sintomi come vampate di calore, insonnia, sbalzi d’umore, aumento del peso, secchezza vaginale, calo del desiderio sessuale e sudorazioni, ma anche la salute in senso stretto, perché senza gli estrogeni possono aumentare i rischi di infarto e ictus, di diabete e malattie metaboliche, di fratture.

Quindi? La vita finisce a 50 anni? “No – risponde Colao –, ma bisogna sapere cosa fare per tempo, conoscendo sintomi e rischi, che non sono uguali per tutte. Le donne magre che non hanno mai fatto attività fisica hanno ossa più fragili e rischiano schiacciamenti e a fratture vertebrali. In tutte le donne, poi, c’è un riassetto degli ormoni della tiroide e dell’ipofisi. Proprio per questo è importante fare una visita da ginecologo, endocrinologo e nutrizionista. Il corpo è un’orchestra che va ascoltata nel suo insieme”».

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