Negli ultimi vent’anni la quota di ricchezza di questa fascia della popolazione (oggi pari al 22,8%) è passata dal 20,2% a quasi il 40% del totale delle famiglie. Gli over 65 hanno una ricchezza media più alta del 13,5% di quella degli italiani, mentre quella dei millennials è inferiore del 54,6%. Negli ultimi 25 anni la loro ricchezza è cresciuta del 19,6% (passando dal 19% del reddito totale delle famiglie al 31%). Questi nuclei sono proprietari dell’abitazione in cui vivono nel 76,1% dei casi e il 62,7% dichiara di avere «una situazione economica solida e le spalle coperte» contro il 36,2% del totale della popolazione. Non sorprende quindi che gli anziani consumino di più. Negli ultimi 25 anni, a fronte di un calo del 14% della spesa delle famiglie, quella dei nuclei anziani è cresciuta del 23% [Colombo, Sole].
Il 72% degli anziani (9,6 milioni) si occupa dei propri nipoti o di altri familiari e 3,6 milioni lo fa con regolarità, mentre 7,6 milioni sostengono finanziariamente figli e nipoti, e 5 milioni si occupano di altri anziani in difficoltà [ibid.].
