oggi inizia una battaglia ed è una battaglia per l’Italia seria.
È il momento di entrare in Azione.
Nessuna maledizione ci condanna a dover scegliere tra i disastri dei populisti e quelli dei sovranisti. Chi crede nella democrazia liberale deve tornare a essere forte e coraggioso!
L’incoerenza e il trasformismo non rappresentano le virtù degli statisti ma il salvagente degli sconfitti. La politica si fonda sulla parola. E se la parola non ha valore, la politica non ha valore.
Smettiamola di pensare che siamo una minoranza e mobilitiamoci per il Paese che lavora, produce, fatica. Ognuno di noi è assorbito dagli impegni personali e professionali e così si rassegna lentamente all’idea di votare il meno peggio.
Dimostriamo invece che in Italia possiamo costruire un progetto in cui crediamo e per cui andiamo a votare finalmente con convinzione.
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