Il governo ha trasmesso alle Camere le linee guida del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” per accedere al Recovery Fund europeo, 17 set 2020

Le linee guida sul Recovery Plan
Il governo ha trasmesso alle Camere le linee guida del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” per accedere al Recovery Fund europeo. In ballo 208 miliardi di fondi europei.

Nelle 38 pagine si legge che gli obiettivi principali sono:

ridurre le tasse sui ceti medi e sulle famiglie,

raddoppiare la crescita a un livello in linea con la media Ue dell’1,6%,

aumentare gli investimenti portandoli al 3% del Pil,

conseguire un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali salendo dall’attuale 63% dell’Italia al 73,2% dell’attuale media Ue;

portare la spesa per ricerca e sviluppo al 2,1% rispetto al 1,3% di oggi.

Il testo indica anche sei missioni abbastanza generiche:

digitalizzazione (identità digitale unica, unificazione di banche dati, cloud della Pa, fibra e 5G in cento città),

innovazione e competitività del sistema produttivo;

rivoluzione verde e transizione ecologica (decarbonizzazione dei trasporti,

miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici);

infrastrutture per la mobilità (completamento della Torino-Lione, sviluppo di strade, autostrade e porti);

istruzione, formazione, ricerca e cultura (aumento dei laureati, investimenti sulla ricerca e fibra ottica in tutte le scuole e università);

equità sociale, di genere e territoriale (sostegni all’occupazione e ai redditi, politiche attive a favore di giovani e donne);

salute (rafforzamento del sistema ospedaliero, sostegno alla ricerca medica, immunologica e farmaceutica.).

Conte s’è detto disponibile a riferire alla Camere su queste linee guida. Bruxelles chiede che almeno il 37% dei fondi Ue sia speso per il clima e il 20% per il digitale.

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