Più fragili dopo la tempesta? Sergio Pasquinelli, Giulia Assirelli, Francesca Pozzoli Com’è cambiata l’età anziana dopo quasi due anni di pandemia? Come sono cambiate le condizioni di vita, i bisogni, i desideri, le risorse su cui contare? Per rispondere a queste domande i sindacati confederali pensionati della Lombardia hanno promosso un Osservatorio regionale sulla terza età, in collaborazione con ARS – Associazione per la Ricerca Sociale di Milano. Nell’ambito dell’Osservatorio è stata condotta una prima ricerca su un campione rappresentativo di oltre mille ultra 65enni distribuiti su tutto il territorio regionale, che verrà presentata a Milano martedì 8 febbraio (qui il programma) e da cui emergono risultati netti, che qui riassumiamo. Il Rapporto di ricerca sarà disponibile e scaricabile QUI da martedì 8 febbraio. |
![]() Pandemia e diseguaglianze, (ri)facciamo il punto La pandemia da Covid-19 non rallenta la sua corsa. Tra varianti più o meno contagiose e previsioni più o meno ottimistiche, sono trascorsi ormai 24 mesi di fatiche e altalenanti restrizioni. L’emergenza sanitaria prosegue e così pure la crisi economica, occupazionale e sociale. Seppure oggi le stime relative alla crescita del PIL sono abbastanza ottimistiche, il commercio con l’estero è in ripresa, così come sono in miglioramento le attività produttive ed i consumi delle famiglie. LEGGI > |
![]() Spesa sociale delle regioni Quanto spendono le regioni per le politiche sociali? Quanto incide questo settore nei loro bilanci? Come si posizionano rispetto alla propria popolazione target? In che modo contribuiscono i fondi nazionali? Come è cambiata questa situazione nel 2020, anche per effetto della pandemia? L’autrice propone un’analisi, in chiave comparata, a partire dai bilanci, sottolineando il posizionamento della Lombardia. LEGGI > |
![]() I rapporti di collaborazione tra enti pubblici ed ETS Quando si pensa ai rapporti di collaborazione tra enti pubblici ed enti del terzo settore è immediato riferirsi agli istituti giuridici contemplati negli artt. 55 e seguenti del d. lgs. n. 117/2017 (Codice del Terzo settore – CTS). È invece meno immediato immaginare che detti rapporti cooperativi possano realizzarsi anche attraverso l’utilizzo e la valorizzazione delle proprietà e dei beni pubblici, che per vero possono trovare proprio negli enti non profit “alleati strategici”. LEGGI > |
![]() “Allontanamento zero”? No, grazie! Il Consiglio regionale del Piemonte si appresta ad approvare un disegno di legge ispirato a un principio cardine dell’intervento pubblico a sostegno delle persone di età minore: il diritto delle stesse a crescere in famiglia. Tale principio, proclamato con una forte valenza simbolica sin dal titolo della legge nazionale fondamentale in materia (la legge 4 maggio 1983, n.184), assume due significati. L’autrice propone alcune riflessioni in merito. LEGGI > |
![]() Percorsi sospesi: l’impatto del Covid-19 sui minori migranti L’articolo presenta le principali evidenza della ricerca promossa nel 2021 da UNICEF ECARO, volta ad indagare le conseguenze della pandemia sul benessere psicosociale e l’accesso ai servizi di salute mentale e supporto psicosociale (MHPSS) di minori stranieri non accompagnati e giovani adulti migranti soli. La ricerca ha coinvolto minori e giovani residenti nelle strutture di seconda accoglienza, operatori dei centri e professionisti della salute mentale e del supporto psicosociale. LEGGI > |
![]() MSNA: criticità normative e attuative Con Michela Semprebon prosegue l’approfondimento del ruolo del tutore per i MSNA. L’intervista analizza alcune criticità, in particolare normative e attuative, come i ritardi nelle nomine e le ambiguità legate all’accertamento dell’età. La stessa figura del tutore, che pure esiste da diversi anni, continua ad essere poco conosciuta agli operatori sanitari e persino alle questure. La creazione di associazioni di tutori potrebbe aiutare nel rapporto con le istituzioni, specie dopo i diciotto anni. LEGGI > |
![]() Tecnologie digitali in educazione: ossimoro o opportunità Le nuove tecnologie digitali, comprese quelle a distanza, introdotte necessariamente in tutti i servizi educativi con l’irrompere del Covid, non devono essere considerate strumenti per un contesto eccezionale e contingente, bensì inserirsi, a tutti i livelli formativo-scolastici in età evolutiva, in integrazione e complementarità con le relazioni in presenza. Non solo per affrontare l’attuale fase di convivenza con il virus, ma anche per preparare la scuola del futuro. LEGGI > |