È ancora lontana l’inclusione lavorativa delle persone disabili, in Openpolis, 2023

È ancora lontana l’inclusione lavorativa delle persone disabili

Secondo il consiglio dell’Ue, in Europa sono circa 87 milioni le persone che hanno una qualche forma di disabilità: un cittadino su quattro. Tuttavia costituiscono ancora un gruppo vulnerabile, in primis da un punto di vista lavorativo. Analizzare il tasso di disoccupazione delle persone con disabilità permette di misurare quanti vorrebbero lavorare ma non riescono a trovare un impiego. Confrontare questo dato con quello delle persone senza disabilità invece consente di verificare quanto sia la disabilità stessa a costituire la base di una discriminazione in ambito lavorativo.

La situazione è ampiamente variabile da paese a paese, raggiungendo il picco in Lituania, dove il 25,6% delle persone con disabilità risultava disoccupato nel 2020. Un dato che in Ungheria, Bulgaria e Polonia era invece inferiore al 10%. Tuttavia in tutti i paesi membri il tasso di disoccupazione è più elevato tra le persone con disabilità. Il divario più marcato si registra ancora in Lituania (16,9 punti percentuali di differenza), mentre in Bulgaria, Italia e Portogallo si attesta al di sotto dei 2 punti. Inoltre, dal 2010 al 2020 questo divario è aumentato in 11 paesi.