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Mappa per orientarsi tra i titoli della nuova letteratura ecologica
- Siamo ormai consapevoli, come specie e come società, di essere in grado di alterare l’ecosistema del pianeta Terra. Perciò sentiamo l’urgenza di riformulare il nostro rapporto con la natura
- Anche l’editoria italiana ha cominciato a interessarsi più massicciamente del tema ecologico, attraverso collane come Animalia di Adelphi o Tracce per Contrasto
- Saggi ma anche narrativa, che da sempre è lo strumento privilegiato per immaginare mondi nuovi, ci aiutano ad orientarci verso un futuro difficile da concepire ma più vicino di quanto troviamo
- Animalia di Adelphi, dove troviamo i memorabili reportage di Carl Safina, i saggi di Peter Godfrey-Smith sull’intelligenza degli animali, vicino ai classici di Bernd Heinrich e di Edward O. Wilson.
- Aboca da anni pubblica libri sull’argomento, alternando, anche in questo caso, testi di autori del passato, da Carlo Linneo a Rachel Carson, a libri attualissimi, come quelli di Fritjof Capra, Rebecca Giggs o Patrick Roberts
- This Land, la collana di Black Coffee di libri sul paesaggio americano, nella quale è in corso anche la pubblicazione di alcuni inediti di Barry Lopez, probabilmente lo scrittore più importante all’interno della tradizione statunitense del reportage naturalistico.
- Habitus, la collana di Derive Approdi che ha ospitato i libri di Gilles Clément; Piano B che ha tradotto i diari di Thoreau, i libri di John Muir, Aldo Leopold,
- Biblioteca antropologica di Meltemi diretta da Andrea Staid; di cui è stato pubblicato un libro, di recente, che ci aiuta a fissare un punto di riferimento nella nostra mappa.
- Essere Natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente è stato pubblicato da Utet ed è una specie di corollario del suo precedente libro, La casa vivente. Riparare gli spazi, imparare a costruire
- collana Terra di nottetempo, sotto il segno di un libro che è stato e sarà fondamentale in questi anni: La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami, il volume che raccoglie l’inestimabile testimonianza di Davi Kopenawa. A seguire sono stati pubblicati libri di grande interesse, come Sulla pista animale di Baptiste Morizot, che racconta del tracciamento degli animali selvatici come pratica filosofica. Come pensano le foreste. Per un’antropologia oltre l’umano di Eduardo Kohn che è già una pietra miliare della cosiddetta svolta ontologica dell’antropologia contemporanea
- Monica Gagliano, Così parlò la pianta. Un viaggio straordinario tra scoperte scientifiche e incontri personali con le piante, nel quale si illustrano gli studi rivoluzionari dell’autrice sul comportamento delle piante, innestandoli nel suo percorso di vita e legandoli alle sue esperienze con il mondo vegetale e le tradizioni sciamaniche che ha incontrato
- Braccia Rubate, dove si parla di orto e di natura in generale, riunendo insieme tantissime diverse voci ed esperienze. Il libro, difatti, s’intitola Dall’orto al mondo. Piccolo manuale di resistenza ecologica, ed è un vero e proprio diario dell’orto; un po’ sulla scia di di Byung Chul-Han nel suo Elogio della terra. Un viaggio in giardino o del celebre Ho costruito una casa da giardiniere di Gilles Clément.
- Tuttavia, può essere usato anche come una guida, ma non solo per la cura dell’orto. Il diario è arricchito da un Almanacco degli anni a venire, dove l’autrice raccoglie i propositi per il futuro, e da alcuni Innesti, ovvero dei brani più teorici, nei quali i temi che l’orto fa emergere vengono applicati a ragionamenti più ampi sul modo in cui viviamo il pianeta, facendoci riflettere sull’impatto che le nostre azioni quotidiane possono avere su tutto ciò che ci circonda.
- primo romanzo di Francesca Matteoni: Tundra e Peive. Una fiaba contemporanea scritta con una lingua vorticosa ricolma di simboli e analogie, una voce stregonesca che ci chiede di seguire un folletto che cavalca un gatto, per scoprire cosa possono dirci le piante, ferite e ormai in rivolta.
- Il Bosco degli scrittori di Aboca, dove troviamo voci brillanti del panorama italico come Antonio Moresco, Federica Manzon, Giuseppe Lupo e l’ultimo arrivato, Mauro Garofalo con il suo L’ultima foresta.