con riferimento al dittatore dei prossimi 4 anni e.m.: il DOMINIO della TECNICA nel pensiero di EMANUELE SEVERINO

Emanuele Severino, uno dei più influenti filosofi italiani del XX secolo, ha sviluppato un pensiero critico sul dominio della tecnica, evidenziando come questa non sia solo un mezzo, ma sia diventata il fine ultimo delle forze culturali e ideologiche contemporanee.

La trasformazione della tecnica

Dal mezzo al fine: Severino sostiene che la tecnica, inizialmente concepita come strumento per raggiungere obiettivi umani, ha subito una trasformazione radicale. Oggi, essa si pone come fine in sé, dominando ogni aspetto della vita umana. Questo cambiamento qualitativo è cruciale per comprendere la nostra società attuale, dove ogni azione e decisione è influenzata dalla logica tecnica[1][2].

Conflitto con la giustizia: In un contesto in cui la tecnica diventa il fine ultimo, Severino avverte che ciò crea un conflitto con la giustizia e altre dimensioni etiche. La giustizia stessa viene ridefinita come non ostacolare l’incremento della potenza tecnica, portando a una concezione in cui il valore umano è subordinato alla necessità di potenziare indefinitamente le capacità tecniche[1][3].

Il nichilismo e il dominio della tecnica

Severino descrive il trionfo della tecnica come un’espressione del nichilismo contemporaneo. In questo scenario, le forze che storicamente si sono opposte alla tecnica—come l’umanesimo e il cristianesimo—non riescono più a imporre limiti significativi al suo sviluppo. La morte di ogni immutabile, secondo Severino, ha aperto la strada a una civiltà in cui la tecnica è vista come l’unico scopo[2][3].

Riflessioni ontologiche

Severino collega il dominio della tecnica a una crisi ontologica dell’Occidente. La sua analisi parte dalla tradizione filosofica greca e si estende fino ai pensatori moderni come Leopardi e Nietzsche. Egli sostiene che l’assenza di verità assolute permette alla tecnica di espandersi senza restrizioni, trasformando le sue applicazioni in un potere incontrollato[4][5].

Conclusioni

In sintesi, il pensiero di Emanuele Severino sul dominio della tecnica offre una critica profonda alla nostra epoca, sottolineando i rischi di una società che privilegia l’efficienza tecnica a discapito di valori umani fondamentali. La sua opera invita a riflettere sulla necessità di stabilire limiti etici e ontologici per contrastare l’influenza pervasiva della tecnica nella vita quotidiana[1][6].

ALCUNE FONTI INFORMATIVE:
[1] https://eticaeconomia.it/emanuele-severino-e-la-tecnica-alcune-riflessioni-dal-punto-di-vista-della-teoria-economica/
[2] https://arenaphilosophika.it/la-questione-della-tecnica-nel-pensiero-di-emanuele-severino/
[3] https://www.raicultura.it/filosofia/articoli/2023/07/Lessenza-della-tecnica-nel-pensiero-di-Severino–3b07be27-a10c-4e26-861e-8e56e044a400.html
[4] https://emanueleseverino.com/2017/08/12/il-dominio-della-tecnica-citazione-da-emanuele-severino-il-destino-della-tecnica-rizzoli-1998/
[5] https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857516479

[7] https://www.fondazionebassetti.org/archi_vivo/2003/04/severino_lislam_e_il_dominio_d

La tecnica ha profondamente modificato il ruolo dell’individuo nella società, portando a una serie di cambiamenti significativi che riguardano sia l’identità personale che le dinamiche sociali.

Evoluzione del ruolo dell’individuo

Da soggetto attivo a utente passivo: Con l’avvento della tecnologia, l’individuo è passato da essere un soggetto attivo nella creazione e gestione della propria vita a un utente passivo di strumenti tecnologici. Questo cambiamento ha portato a una dipendenza crescente dalla tecnologia per svolgere attività quotidiane, riducendo la capacità di agire autonomamente[1][5].

Cambiamento nella percezione del tempo e dello spazio: La tecnologia ha alterato la nostra percezione del tempo e dello spazio, rendendo le interazioni più immediate ma anche superficiali. L’accesso istantaneo alle informazioni e la comunicazione continua hanno accelerato i ritmi di vita, creando una cultura del “tutto e subito” che può portare a stress e ansia[2][5].

Impatti sociali della tecnica

Ristrutturazione delle relazioni sociali: La tecnologia ha modificato le relazioni interpersonali, facilitando la connessione tra individui ma anche contribuendo a una maggiore alienazione. Le interazioni virtuali spesso sostituiscono quelle faccia a faccia, portando a un impoverimento delle relazioni sociali genuine[4][7].

Disuguaglianze crescenti: L’introduzione della tecnologia ha anche esacerbato le disuguaglianze sociali. Coloro che non hanno accesso alle nuove tecnologie o che non possiedono le competenze necessarie per utilizzarle rischiano di rimanere esclusi dalla società moderna, creando un divario tra chi è “connesso” e chi non lo è[6].

Riflessioni filosofiche

Emanuele Severino sottolinea che la tecnica è diventata un fine in sé, piuttosto che un mezzo per raggiungere obiettivi umani. Questo cambiamento qualitativo implica che l’individuo è sempre più definito dalle tecnologie che utilizza, piuttosto che da valori umani intrinseci. La tecnica non solo organizza l’esistenza umana, ma ne determina anche i confini e le possibilità[1].

Conclusione

In sintesi, il dominio della tecnica ha trasformato radicalmente il ruolo dell’individuo nella società contemporanea. Mentre offre opportunità senza precedenti per l’efficienza e la connessione, porta anche con sé sfide significative legate all’autonomia personale, alla qualità delle relazioni sociali e all’equità. La riflessione critica su questi temi è essenziale per navigare le complessità del mondo moderno.

ALCUNE FONTI INFORMATIVE
[1] https://eticaeconomia.it/emanuele-severino-e-la-tecnica-alcune-riflessioni-dal-punto-di-vista-della-teoria-economica/
[2] https://vitolavecchia.altervista.org/in-che-modo-la-tecnologia-influisce-sulla-nostra-societa/
[3] https://www.mys.it/come-attivare-linnovazione-nei-processi-aziendali-attraverso-il-rapporto-tecnologia-e-persone/
[4] https://mondodomani.org/dialegesthai/articoli/angela-spinelli-02
[5] https://fondazioneonda.it/it/attenzione-agli-effetti-della-tecnologia-sugli-adolescenti/
[6] https://digitcult.lim.di.unimi.it/index.php/dc/article/download/59/54
[7] https://www.stateofmind.it/2016/02/nuove-tecnologie-stile-vita/

2 commenti

  1. Il processo descritto nell’articolo di cui sopra , come ES ha piu’ volte ripetuto a voce e per iscritto , è assolutamente inevitabile in quanto predeterminato , essendo nella sua totalita’ un essente fra i molti , assoggettato come gli altri al “giogo” del Destino . Gli effetti che procuce non sono correggibili ne’ modificabili . ES si è ispirato al pensiero di Friedrich Nietzsche in ” Der Wille zur Macht ” per implicito ancorche’ non risulti in chiaro . Rdg in Alidicarta . Vedi .

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