Mencarelli Daniele, La casa degli sguardi, Mondadori, 2018

Daniele Mencarelli, con La casa degli sguardi (Mondadori, 2018), offre un romanzo autobiografico crudo e intenso che esplora temi universali attraverso un’esperienza personale di caduta e rinascita.

Trama e contesto
Il protagonista, alter ego dell’autore, è un giovane poeta segnato da una crisi esistenziale e dall’alcolismo, in una caduta libera che lo priva della capacità di scrivere e di trovare un senso alla vita.

Nel marzo 1999, accetta un lavoro come addetto alle pulizie presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove l’incontro con i bambini malati e i loro sguardi diventa catalizzatore di una trasformazione interiore1 2.

Temi principali
– Sopportazione del dolore: il romanzo interroga il valore della vita nonostante la sofferenza, mostrando come la condivisione del dolore altrui possa aprire strade di salvezza1 6.
– Rinascita attraverso il lavoro: il contatto con la sofferenza “innocente” dei bambini e la solidarietà tra colleghi operai diventano strumenti di riscatto dalla spirale autodistruttiva3 6.
– Linguaggio poetico: Mencarelli utilizza una scrittura precisa e affilata, priva di retorica consolatoria, che alterna brutalità e squarci di bellezza2 6.

Adattamento cinematografico
Nel 2024 è uscito l’omonimo film diretto da Luca Zingaretti, con protagonista Gianmarco Franchini. La pellicola, pur mantenendo il nucleo tematico del libro, è stata giudicata troppo didascalica da parte della critica, che ha apprezzato però l’interpretazione del protagonista5 7.

Il romanzo rappresenta il primo capitolo di una trilogia autobiografica completata da Tutto chiede salvezza (2020) e Sempre tornare (2021)3.

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