dati e analisi sui flussi migratori verso l’Italia, ricerche di Matteo Villa, in DataLab dell’ISPI

Matteo Villa, ricercatore senior e co-leader del DataLab dell’ISPI, ha fornito recentemente dati aggiornati e analisi sui flussi migratori verso l’Italia, con un focus sugli sbarchi dei migranti nel 2023.

Da inizio anno 2023 fino al 25 luglio, gli sbarchi in Italia hanno raggiunto quasi 90 mila persone, segnando un aumento del 135% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando gli arrivi erano stati circa 37 mila. Solo a luglio 2023 si sono registrati circa 22 mila sbarchi, quasi il doppio dell’intero 2019. Questo aumento riguarda in particolare i migranti provenienti dalla Tunisia, che è diventata una rotta preferenziale rispetto alla Libia, anche perché considerata più sicura con un rischio di morte in mare circa la metà rispetto alle partenze dalla Libia.

Villa ha spiegato che il forte aumento deriva dal fatto che i potenziali migranti tendono a seguire le rotte di successo più recenti, e che il mercato locale di imbarcazioni verso l’Italia, specialmente dalla Tunisia, si è ampliato anche a migranti subsahariani provenienti dall’Africa occidentale. Per affrontare il problema, il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza e sta cercando di gestire gli sbarchi tramite un accordo tra l’UE e la Tunisia, che prevede sostegno economico europeo per il controllo delle frontiere e maggiori rimpatri, ma solo di migranti tunisini.

Il DataLab ISPI, di cui Villa è co-leader, ha anche realizzato dashboard e strumenti di monitoraggio per seguire questi flussi migratori con dati oggettivi. Nel complesso, Villa sottolinea come la realtà numerica degli sbarchi contrasti con le narrazioni politiche che promettono blocchi navali o colpevolizzazioni delle ONG, le cui attività non risultano correlate all’aumento degli sbarchi1 3 5 7.

Infine, il Datalab Luiss ha creato una mappa interattiva che racconta in chiave di storytelling i dati sulle morti di migranti nei viaggi verso l’Europa, documentando un fenomeno tragico e complesso spesso oggetto di disinformazione8.

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