Barbara Rosina, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali, è intervenuta in occasione dell’anniversario della legge istitutiva dei consultori familiari, approvata il 29 luglio 1975, sottolineando il ruolo fondamentale di questi servizi socio-sanitari per la tutela dei diritti civili, della salute e del benessere di donne e famiglie in Italia24.
Nel suo intervento ha ricordato come i consultori rimangano un presidio insostituibile di ascolto e supporto, luoghi in cui il diritto incontra la cura e l’ascolto delle persone, affrontando temi quali affettività, genitorialità, adolescenza, solitudine e conflitti, grazie alla presenza di équipe multidisciplinari composte anche da assistenti sociali4.
Rosina ha segnalato come oggi i consultori siano fortemente sotto organico e meno diffusi rispetto a quanto previsto dalla legge: ne mancano infatti circa 1700 su 2900 stabiliti e c’è una carenza del 70% di assistenti sociali nei servizi411.
Ha ribadito la necessità di un investimento serio e strutturale per potenziare questi servizi pubblici essenziali, per garantire la presenza capillare sul territorio e rispondere ai bisogni sociali e sanitari di una società in evoluzione24.
Ha inoltre richiamato l’importanza di non celebrare solo simbolicamente i 50 anni della legge, ma di rilanciare una battaglia per il rafforzamento dei consultori, rinnovandone i modelli di intervento e riconoscendoli come parte integrante di un welfare integrato e di prossimità multidisciplinare24.
Barbara Rosina è attualmente presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali e ha una lunga esperienza nel campo della sanità e della salute mentale13.
Quindi, nel suo intervento per l’anniversario della legge costitutiva dei consultori familiari, Rosina ha evidenziato sia il valore storico e sociale di questi presidi sia le urgenze di politica pubblica e investimenti per garantirne la piena funzionalità e accessibilità oggi2411.
- https://www.oaspiemonte.org/barbara-rosina-e-la-nuova-presidente-del-cnoasla-strada-e-segnata-andiamo-avanti-insieme
- https://www.angelipress.com/diritti-e-pari-opportunita/50-anni-dei-consultori-familiari-intervista-a-barbara-rosina/
- https://www.oaspiemonte.org/report-lavori-mandato-2014-2018
- https://www.youtube.com/watch?v=zb6hvzK8rEY
- https://cnoas.org/upb-rosina-meno-assistenti-sociali-meno-diritti/
- https://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=19&sezione=commissioni&tipoDoc=stenografico_pdf&tipologia=indag&sottotipologia=c12_professioni_sanitarie&anno=2024&mese=11&giorno=20&view=filtered_scheda&idCommissione=12&numero=0004&tipoSeduta=U1
- https://www.oaser.it/barbara-rosina-e-la-nuova-presidente-del-cnoas/
- https://www.radioradicale.it/scheda/765641/50-anni-dallistituzione-dei-consultori-familiari-problemi-e-prospettive-intervista-a
- https://cnoas.org/amm-trasparente/wp-content/uploads/2024/07/CV-ROSINA-Barbara.pdf
- https://documenti.camera.it/leg19/resoconti/commissioni/stenografici/html/12/indag/c12_professioni_sanitarie/2024/11/20/indice_stenografico.0004.html
- https://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=131279
- https://www.youtube.com/watch?v=LV4erCWOVLM
sito di Radio Radicale:
Il 29 luglio si celebrano i 50 anni dall’istituzione dei consultori, presidi socio-sanitari pensati per garantire ascolto, prevenzione e supporto alla persona ma i numeri, secondo Barbara Rosina, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali, mostrano un arretramento preoccupante.
Nell’intervista a cura di Marco Roberti, Barbara Rosina denuncia lo scarto tra la visione originaria e la realtà attuale: “Cinquant’anni dopo noi crediamo che non ci si possa limitare a una celebrazione formale ma bisogna chiedersi con lucidità e coraggio cosa è rimasto di quella visione, cosa è rimasto di quegli anni, cosa è rimasto delle mobilitazioni che ci hanno consentito di ottenere dei diritti che oggi sicuramente non possiamo più dare per scontati”.
Il consultorio, spiega Rosina, “è molto più di un luogo lavorativo per un assiste sociale. È uno spazio in cui noi incontriamo le persone, in cui il diritto incontra la cura, la possibilità di essere prossimi, di prevenire, di essere di sostegno. È un luogo in cui si dà dignità e ascolto anche alle domande più complesse”. Oggi però, rispetto al passato, “sono luoghi dove non c’è abbastanza personale e non sono più capillarmente presenti sul territorio, sono invisibili, sotto finanziati e depotenziati”.
“La nostra ricognizione mostra che dovrebbero essere 2.900 ma sono solo 1.200 e mancano il 70% degli assistenti sociali. Se ci fossero tutti i consultori previsti molte situazioni drammatiche potrebbero essere intercettate prima. […] Chiediamo che siano riconosciuti come servizi pubblici essenziali e dotati di tutto il personale necessario”.
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