Pippo Baudo (1936 – 2025) e la storia della televisione italiana – MAPPE nel sistema dei SERVIZI alla persona e alla comunità, a cura di Paolo Ferrario

Pippo Baudo (Militello in Val di Catania, 7 giugno 1936 – Roma, 16 agosto 2025) è stato uno dei conduttori televisivi più conosciuti e rappresentativi nella storia della televisione italiana. La sua carriera ha coperto oltre 60 anni in cui è stato un volto fondamentale per la Rai, eccetto un breve periodo su Mediaset. Baudo ha iniziato nei primi anni Sessanta e si è affermato con programmi significativi come Settevoci, Canzonissima, Domenica in, Fantastico e Serata d’onore.

Tra i suoi maggiori successi, spicca il record di conduzioni del Festival di Sanremo, che ha presentato tredici volte tra il 1968 e il 2008, e di cui è stato anche direttore artistico in sette edizioni. Nei suoi programmi ha dato spazio e lanciato molte personalità della musica italiana e dello spettacolo come Milva, Anna Oxa, Andrea Bocelli, Laura Pausini, e tanti altri. Parallelamente ha influenzato anche il mondo culturale con interviste a scrittori e registi, portando temi di attualità e cultura nella televisione.

Baudo è stato un innovatore di format televisivi, famoso per aver portato in tv appuntamenti come il quiz con applausometro e varie kermesse musicali. Ha incarnato lo stile del conduttore raffinato e colto, cimentandosi nei varietà e nei programmi domenicali, contribuendo in maniera decisiva anche alla popolarità e alla lunga durata di programmi come Domenica in.

Nonostante un momento di crisi con la Rai negli anni Ottanta, Baudo ha continuato a essere protagonista nella tv pubblica e privata, e ha lasciato un’eredità indelebile nel panorama televisivo italiano, con una carriera segnata dalla scoperta di nuovi talenti e dalla costruzione della grammatica stessa della televisione italiana.

La sua scomparsa, avvenuta il 16 agosto 2025 a Roma, ha segnato la fine di un’era per la televisione italiana, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo e della cultura popolare del Paese. Pippo Baudo è stato celebrato come un “gigante della televisione” e come il conduttore che ha accompagnato generazioni di italiani dai loro schermi per decenni.wikipedia+3

Ecco le tappe più importanti della carriera di Pippo Baudo:

Anni ’60: Debutto televisivo con il programma “Settevoci”, che lo lancia nel panorama televisivo italiano.
Anni ’70: Conduce “Canzonissima”, affermandosi come volto noto.
Anni ’80: È il suo periodo d’oro con programmi di grande successo come “Domenica In”, “Fantastico” e “Serata d’onore”. Inizia la lunga collaborazione con il Festival di Sanremo, che conduce per tredici volte in totale.
1987-1988: Passaggio a Mediaset come direttore artistico di Canale 5, esperienza breve ma significativa.
1989-1997: Direttore artistico del Teatro Stabile di Catania, di cui diventerà presidente nel 2000.
Anni ’90: Ritorna con successo alla Rai, conduce “Domenica In”, ideando il quiz “Luna Park”, che rilancia la fascia preserale di Rai 1. Continua a condurre varietà di successo come “Gran Premio”, “Fantastico 90” e “Papaveri e papere”.
1992-1996: È direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo, ruolo in cui lancia molti nuovi talenti come Laura Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia.
Anni 2000: Prosegue la sua attività tv con vari programmi e torna più volte a condurre Festival e “Domenica In”, raggiungendo grandissimi ascolti.
Anni 2010: Si dedica a programmi celebrativi e di varietà, partecipa a “Ballando con le stelle” nel 2021 come ballerino per una notte e pubblica la sua autobiografia nel 2018.
Nel corso della carriera ha scoperto e lanciato molti artisti oggi famosi come Al Bano, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia, Michelle Hunziker e altri.

Baudo è ricordato come un innovatore e un grande talent scout della televisione italiana, capace di interpretare e guidare i gusti del pubblico per oltre mezzo secolo.virgilio+3

I programmi di Pippo Baudo più iconici nella cultura italiana, che hanno segnato profondamente il panorama televisivo, sono:

Festival di Sanremo: Baudo detiene il record di tredici conduzioni tra il 1968 e il 2008, portando il Festival a diventare un evento di portata nazionale con ascolti da record (fino a 17 milioni di telespettatori nel 1987). Le sue edizioni sono ricordate per lanci di grandi talenti e la capacità di innovare pur rispettando la tradizione del festival.
Settevoci (1966-1970): Programma pionieristico nel genere quiz musicale, con una formula innovativa che mescolava vecchie glorie e nuove proposte, diventato un modello di riferimento.
Canzonissima (anni ’70): Varietà che consacrò Baudo come simbolo della tv italiana, introducendo nuove forme di spettacolarizzazione che anticipavano i grandi show moderni.
Fantastico (anni ’80): Il varietà del sabato sera per eccellenza, con un mix di canto, ballo, comicità e ospiti internazionali, modello di intrattenimento nazionalpopolare che ha influenzato la tv italiana degli anni successivi.
Domenica In: Baudo guidò il programma in tredici stagioni tra il 1979 e il 2010, trasformandolo in un appuntamento settimanale fondamentale per le famiglie italiane, con un mix innovativo tra talk show, musica, giochi e interviste.

Questi programmi non solo hanno definito la carriera di Baudo, ma hanno lasciato un segno profondo nella cultura popolare italiana, influenzando generazioni di spettatori e professionisti della televisione. Inoltre, Baudo è celebre per aver scoperto e lanciato numerosi talenti della musica e dello spettacolo italiano nell’arco di decenni.

Questi elementi rendono Pippo Baudo una vera e propria icona della televisione italiana.wonderchannel+3

Pippo Baudo è ricordato nella storia della televisione italiana come una vera icona e un gigante del piccolo schermo. È stato un pioniere e un innovatore, spesso definito il “re della televisione italiana” per la sua lunga e prestigiosa carriera che ha segnato profondamente il panorama televisivo nazionale.

La sua figura viene celebrata per diversi motivi chiave:

Baudo ha incarnato la grammatica stessa della televisione italiana, costruendo e definendo con i suoi programmi il linguaggio dello spettacolo in Italia.
È stato un abilissimo talent scout, capace di lanciare sulla scena artisti che sono diventati famosi a livello internazionale, come Andrea Bocelli, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Giorgia e molti altri.
Conduceva con eleganza, cultura e carisma programmi che sono diventati appuntamenti fissi per generazioni di italiani, come il Festival di Sanremo (che ha condotto tredici volte), Domenica In e Fantastico.
La sua capacità di interpretare i gusti e le aspettative del pubblico lo ha reso un punto di riferimento in un mondo mediatico in continua evoluzione.
Baudo è stato anche direttore artistico e presidente del Teatro Stabile di Catania, mettendo in campo la sua esperienza anche in ambito culturale oltre che televisivo.
Molti colleghi, artisti e critici lo ricordano con affetto e rispetto, sottolineando la sua professionalità, il suo spirito innovatore e la sua dedizione al mestiere.
La Rai ha dedicato speciali televisivi in suo onore subito dopo la sua morte nel 2025, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nella storia della televisione italiana.

In sintesi, Pippo Baudo è stato più di un semplice conduttore: è stato un costruttore e interprete della televisione italiana stessa, un “monumento” della cultura popolare e mediatica del Paese, il cui lascito rimane insostituibile e di grandissimo impatto nella memoria collettiva italiana. È la figura di riferimento imprescindibile per comprendere la storia e l’evoluzione della televisione pubblica e privata in Italia.

Il suo soprannome “Super Pippo” e la frase ironica “L’ho inventato io!” sintetizzano il suo ruolo di protagonista assoluto del mezzo televisivo italiano per oltre cinquanta anni.wikipedia+3

Vota:

Condividi:

Correlati

Lascia un Commento se vuoi contribuire al contenuto della informazione Cancella risposta