Il “matrimonio queer”: unione che ufficializza una diversa idea di famiglia rispetto a quella tradizionale

Un “matrimonio queer” è un’unione che ufficializza una diversa idea di famiglia rispetto a quella tradizionale.

Non si tratta semplicemente di un matrimonio tra due persone, ma di un rito che celebra una famiglia queer, ovvero un nucleo famigliare atipico basato su legami affettivi, spirituali e di condivisione, indipendentemente dal genere o dall’orientamento sessuale dei suoi componenti.

Questo tipo di matrimonio spesso rifiuta i ruoli e le norme di genere rigide, abbracciando uno stile di vita e relazioni fluide e non necessariamente legate alla fedeltà o alla romanticizzazione tradizionale dei rapporti.

Spesso ha anche un forte significato politico, rappresentando un modello di relazione inclusivo e un auspicio per la pari dignità di ogni tipo di unione.

Un esempio recente e noto in Italia è stato il matrimonio queer di Michela Murgia, che ha celebrato un matrimonio con abiti “no gender” bianchi e anelli simbolici per tutti i membri della sua famiglia queer, sottolineando l’idea di una famiglia più ampia e fluida rispetto ai modelli tradizionali.

Questo tipo di matrimonio non è solo personale, ma anche un messaggio contro il binarismo di genere e l’eteronormatività, con un’attenzione politica a superare le norme sociali imposte sui rapporti affettivi.

In sintesi, il matrimonio queer mette al centro i legami affettivi e di cura, più che i ruoli o l’orientamento sessuale, e propone un modello familiare inclusivo, fluido e spesso multipersonale o esteso rispetto al matrimonio tradizionale.treccani+3

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