Dipendenza da internet. “Per tutelare i nostri figli vanno educati i genitori”, intervista allo psichiatra Federico Tonioni, in Domani 8 novembre 2025, pag. 9

L’intervista a Federico Tonioni pubblicata su Domani l’8 novembre 2025 (pag. 9) affronta il tema della dipendenza da internet, sottolineando che per tutelare i figli è fondamentale educare prima di tutto i genitori.

Tonioni spiega che la responsabilità delle piattaforme digitali non è paragonabile a quella dei genitori, e bisogna superare i luoghi comuni sull’iperconnessione e sulla separazione tra vita reale e virtuale.

La relazione di fiducia tra genitori e figli è al centro della prevenzione e della gestione della dipendenza, e sono i genitori che devono essere maggiormente istruiti rispetto ai figli.

Tonioni evidenzia inoltre che l’educazione non può limitarsi al controllo dell’uso della tecnologia, ma deve riguardare una nuova forma di rapporto e fiducia tra genitori e figli.

La sua esperienza nel primo ambulatorio italiano per la dipendenza da internet mette in luce come la questione sia prevalentemente relazionale, non solo tecnologica: «La soluzione non è il controllo» ma recuperare la fiducia.

In sintesi, secondo Tonioni, per proteggere i giovani dalla dipendenza digitale si deve innanzitutto agire sull’educazione genitoriale, perché la responsabilità maggiore è degli adulti che devono essere preparati a gestire queste nuove sfide familiari e sociali.

Questo approccio evita di cadere nella trappola di demonizzare la tecnologia o di attribuire esclusivamente alle piattaforme la responsabilità delle problematiche legate all’uso eccessivo di internet.editorialedomani

una citazione:

…. I genitori fanno foto in continuazione e le postano sui social, i primi selfie dei bambini sono quelli con i genitori, si lodano i propri bimbi per la capacità di maneggiare un cellulare. Fin qui tutto più o meno nella norma. I problemi nascono quando il cellulare viene dato ai figli affinché non disturbino o non si ha voglia di impegnarsi in attività con loro. E poi ci si lamenta quando nell’adolescenza i ragazzi stanno sempre con lo smartphone in mano, peraltro lo fanno anche i genitori, e si passa al metodo del controllo e dei divieti. Quindi in sostanza si considerano i figli dei geni da piccoli e degli incapaci da grandi. …

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